Le prime ripercussioni di questi scambi cèco-italiani si sono avute nella sfera religiosa. E’ stata la beata Agnese ad entrare in cordiale rapporto con Santa Chiara e con l’ordine delle clarisse ad Assisi. Della loro corrispondenza ideale ed epistolare restano oggi quattro toccanti lettere di S. Chiara (+1253), in cui vibra ancora la nota patetica della reciproca affinità spirituale e della profonda simpatia correligionaria (1). Dominanti in esse l’affiato del misticismo francescano, il concetto della fratellanza umana, gli ideali di povertà e di abnegazione. La beata boema appare così agli occhi delle consorelle italiane e delle lettere italiane del suo tempo nella luce più bella della sua missione terrestre e della glorificazione celeste. E resta un monumento di pietà religiosa e di interesse letterario, al quale con diletto e profitto attingeranno le contemporanee e seguenti generazioni (2). Gli interessi politici invece portarono in un primo tempo alla figura e all’attività del potente re Przemislao Ottocaro II, il quale spinse la sua influenza sino all’Italia e, conquistate Stiria, Carinzia e Carniola, ottenne, dal 1270 al 1276, la signoria di Pordenone ed il protettorato di Verona, Treviso e di altre città del Friuli e del Litorale veneto, e aumentò sì notevolmente la sua potenza in patria e all’estero che pareva dovesse impadronirsi della corona del Sacro Romano Impero; a Roma si parlava già della sua incoronazione ed Enrico d’Isernia, notaio suo influentissimo, nell’inno « Ad laudem domini regis » gli preconizzava i « fasces honoris imperialis » (3). Nessun dubbio che, nell’infierire delle lotte tra guelfi e ghibellini, (1) Le lettere di S. Clara sono state pubblicate numerose volte dai Bollan-disti in poi, cfr. A. Cronia, Op. cit., 31. Ma per quelle boeme cfr. in particolare A. Ratti (Pius XI), Un codice pragense a Milano con testo inedito della vita di S. Agnese di Praga in Rendiconti del Reale Istituto Lombardo di scienze e lettere, serie, II, v. XXIX (1896). (2) Così, p. es., ne attingerà Bartolomeo da Pisa de Rinonico nel sec. XIV per le « laudes » del suo De conformitate vitae S. Francisci. Da esso, a volta loro, attingeranno notizie su S. Agnese A. Glossberger per la cronaca del suo ordine (Chronicon Ordinis), Wadding per i suoi Annales, Mariano da Firenze (+ 1537) per il Fasciculum Chronicorum, Pietro Ridolfi di Tossignana per la Historia seraphicae religionis, ecc., ecc. Per la Boemia cfr. J. K. Vyskocil, Legenda blaho-slavené Anez\y a cityri listy sv. Klary, Praga, 1932. Per l’Italia cfr. A. Cronia, Op. cit. 32. (3) O. Schiller, Op. cit. 519-521. — 49 4