vero anche in queste imprese l’Italia fu molto, troppo restia e lasciò l’iniziativa agli stranieri, senza i quali non si sarebbe avuto nemmeno quel poco che servì ai primi e più impellenti bisogni. Del resto anche così la produzione lessicografico-grammaticale fu molto modesta e non ebbe nemmeno un’opera di vera emergenza. In questo senso più fortunati i secoli passati coi loro Micaglia, Stulli, Appendini, ecc. Più abbondanti le grammatiche, i dizionari, i manuali e « dialoghi » serbo-croati. Le grammatiche sono in notevole progresso e la loro metodologia — dal Parcic al Kusar — onora la propedeutica linguistica e tuttora potrebbe servire da modello ai più moderni manuali (1). I dizionari invece sono in ribasso, anzi in pieno ristagno e non c’è che il solo Parcic che sopravviva, sempre più arcaico, ma sempre più indispensabile (2). Ne fanno le veci — ahi, modestissime ! — piccole e popolari « raccolte di vocaboli » e « guide alla conversazione » ad uso « degli studiosi delle due lingue » (3). In complesso sono pubblicazioni pratiche curate (1) C. A. Parcic, Grammatica della lingua slava (illirica), Zara, 1873 e Grammaire de la langue serbo-croate, Parigi, 1877; G. Cobenzl, Corso completo della lingua serbo-croata, Ragusa., 1878, II ed. 1887; V. Tomsich, Nuovo metodo pratico e facile per imparare la lingua croata, Fiume, 1886; V. Danilo, Corso pratico comparativo per lo studio della lingua serbo-croata, Zara., 1892; G. Cobenzl, Palestra serbo-croata, Ragusa, 1899; M. Kusar, Corso completo della lingua serbo o croata, Zara, 1906 in 2 voli.; G. Androvic, Grammatica della lingua serbo-croata, Milano, 1908, Il ed. 1920. (2) D. Parcic, Vocabolario slavo-italiano, Zara, 1874, III ediz. 1901 e Vocabolario italiano slavo, Segna, 1887, III ed. Zara, 1901. Solamente molto più tardi e senza data I. Svrljuga pubblicò a Zagabria in due volumetti tascabili il suo Hrvats\o-talijans\i rjecni\ e Talijans\o-hrvats\i rjecni\, la cui II ed. è del 1927. Nel 1874 B. Sulek aveva pubblicato a Zagabria in 2 voli, il dizionario scientifico trilingue Hrvats\o-njemac\o-talijans\i rjecni\ znanstvenoga nazivlja. Per gli impiegati austriaci che bene o male maneggiavano tre lingue, cioè l’italiano, il serbo-croato e il tedesco, erano stati curati: D. M., Terminologia giuridica secondo le nuove leggi procedurali, Zara, 1900; E. Smiri ch, Terminologia ufficiale italiana-serba e eroata-tedesca (e viceversa), Zagabria, 1904. (3) L. C. Pavissich, Guida alla conversazione italiana ed illirica (serbo-cro.i-ta), Zara, 1875; — Vocaboli di prima necessita e dialoghi famigliati ad usi degli studiosi delle due lingue italiana e slava, Zara, 1879, ultima ed. 1920, Zglav, Zbir\a obicnijih rifeci... Raccolta di vocaboli e dialoghi più comuni—' Ragusa., 1885; K. Ljubic, Rieci i izrie\e (Vocaboli e frasi), Zara, s.a. (ma le SUL pubblicazioni si aggirano fra il 1869 e il 1885). 520 —