litiche ed etnografiche della Polonia e delle regioni confinanti: la Sar-matiae Europeae descriptio (1) che lo rese celebre, ma gli valse la taccia di plagiatore, perché appena uscita l’opera, nel 1578, insorse Matteo Stryj-kowski e accusò il plagio di un suo lavoro analogo, che aveva affidato in custodia al Guagnini durante alcune azioni di guerra. Qualche cosa di vero sotto ci fu e pare ormai certo. E qualche plagerello da Herberstein è pure accertato. Ma resta al Guagnini il merito di un’opera che fu fra le migliori dell’epoca ed ebbe tanta fortuna (2). La parte sua più suggestiva è il proemio, Sarmatiae Europeae si-tus, perché sia pure partendo dai concetti mitologici dell’Europa, di questa e della Sarmazia europea o Polonia stabilisce più rigorosamente i confini (3), porta nuova luce sull’origine degli Slavi alternando alla teoria sarmatiana quella slavonica, sente l’immensità dello spazio abitato dagli Slavi, ne distingue tutte le varietà, ne riassume la civiltà antica e ne precisa alcune cause di differenziazione o «metamorfosi » in ragione ai popoli e alle civiltà nuove con le quali gli Slavi sono venuti a contatto nelle loro migrazioni. E si ha così una prolusione slava che precorre le grandi disquisizioni del secolo scorso sulle antichità slave. La storia polacca invece è fatta per biografie, e la biografia è data (1) Il titolo completo è : Sarmatiae Europeae descriptio, quae Regnum Polo-mae, Lituaniam, Samogitiam, Russiam, Masoviam, Prussiani, Pomeraniam, et Moscoviae, Tartariaeque partem complectitur, typis Matthiae Wirzbietae, s.d. (Cracovia, 1578). (2) Se ne ebbero varie edizioni con rifacimenti o riduzioni o estratti e traduzioni italiane, polacche, tedesche, cèche : la prima, del 1578, senza l’indicazione di luogo è di Cracovia; ne seguono : Spirae, 1581, Basileae, 1582 e Rerum polomca-rum tomi tres. Francoforti ad Moenum 1581 e 1584, De religione Moscovitarum omniumque Ruthenorum, Spirae, 1582, o Omnium regionum Moscoviae Monar-chae subjectarum, tartarorumque campestrium, arcium... descriptio, Spirae 1582 e 1584; ristampe successive in Rerum Moscovitarum Auctores, Francoforti, 1600, Respublica sive Status Regni Poloniae, Lituaniae, Prussiae, Livomae, etc. diver-sorum Auctorum, Lugduni Batavorum, 1627; ecc. La versione italiana è Descrizione della Sarmatia Europea tradotta dalla lingua latina nel volgare dal Rev. M. tìart. Dionigi da Fano, nel II voi. delle Navigationi e l iaggi del Ramusio, Venezia, 1583. Ma la diffusione in Italia dell’opera latina del Guagnini ci e attestata da tutti i suoi esemplari, che si sono conservati nelle Biblioteche di Vene-z'a> Padova, Verona, Bologna, ecc. (3) I confini suoi erano a occidente la Vistola o l’Oder, a mezzogiorno i Be-schicli, a oriente il Tanai, cioè il Don, a settentrione il Mare Germanicum o Si-nus Sarmaticus. - 231