La lenta, fatale e tragica fine della Polonia, della grande e generosa Polonia, era argomento di scottante attualità. C’era Augusto III, noto e caro agli Italiani, che lasciava alla deriva la nave del suo Regno e dava in sposa la figlia Maria Amalia a Carlo III, re delle due Sicilie. C’era il volonteroso e colto ma debole e imbelle ultimo re polacco, Stanislao Augusto Poniatowski (1764-1795), che attirava alla sua corte artisti, musicisti e letterati italiani. Seguivano ad una ad una le funeste e clamorose spartizioni della Polonia, e con diete effimere e insurrezioni cruente s’iniziava il grande martirologio polacco (cui parteciperanno gli Italiani) (1) e con esso la lotta per l’indipendenza, che suggellerà il suo primo atto in Italia nel 1797 con la formazione delle legioni polacche a servizio della causa e delle lusinghe napoleoniche. Fu in tale occasione che sorse a Reggio Emilia il solenne e celebre inno nazionale polacco « Jeszcze Polska nie zginçla » che tra l’altro incita Marsz, marsz Dqbrowski (2) z ziemi wloskjc] do Polsini! Gli altri Slavi erano ancora avvolti ed avviliti dalle tenebre della schiavitù e, a quei tempi, il risveglio loro non era tale da destare rumori neto, ecc. t. LXXIV parte II; G. Berti, Russia e stati italiani nel Risorgimento, Torino, 1957. Niente di strano quindi che Venezia, la quale non lesinava accoglienze e feste a principi stranieri, abbia accolto con solennità nel 1782 anche il granduca Paolo Petrovic e la granduchessa Teodorovna di Mosca. Per le stampe che tramandano gli spettacoli allestiti in tale occasione cfr. E. A. Cicogna, Saggio di bibliografia veneziana, Venezia, 1847, p. 243 e 803. Naturalmente nunzi apostolici e altri ambasciatori italiani, a lor volta, svolgevano la solita opera diplomatica e informativa. Cfr., per l’uno e l’altro caso, P- I. Gagarin, Les Jésuites de Russie (1783-1785). Un nonce du pape à la cour de Catherine II. Mémoires d’Archetti, Parigi, 1871; Lettres et dépèches du Marquis De Parelle premier ministre du roi de Sardaigne à la cour de Russie 1783-¡784, ecc., Roma, 1901. (1) A quella del 1794 prese parte p. es. Giuseppe Fantuzzi, di cui abbiamo i « Cenni biografici di G. Fantuzzi » del Foscolo in Prose politiche, Firenze, 1850. (2) Enrico Dqbrowski è il generale polacco che concluse nel 1797, col governo provvisorio di Milano, la convenzione per la costituzione delle legioni polacche die assieme alle milizie lombarde dovevano aiutare « il popolo lombardo a difendere la sua libertà ». M. Loret, Napoleone e i Polacchi in Rivista di Roma, 25 IV-1914; — Storia delle legioni polacche in Italia (I796-I80I), scritta da un Polacco, Vercelli, 1848. — 301