beliioni sono scoppiate « non come suole avvenire per i cattivi trattamenti che erano loro fatti da Ministri de’ Principi, ma dalla barbara natura de’ Cosacchi... », così deplora che i Polacchi, per difendersi dai Tatari, abbiano armato i Cosacchi e che questi siano stati aizzati dai Greci scismatici russi contro i Polacchi. Resta comunque la breccia cosacca nella storiografia. Di Cosacchi, per vero, avevano parlato e parleranno anche altri, ma in altra sede e con altro effetto. Storie ecclesiastiche Anche la Chiesa ha avuto le sue storie generali, intenta com’era fin dal Medio Evo a curare le sue raccolte di atti, gli Annali dei suoi Ordini, le vite dei suoi santi e martiri. Tali scritture rispondevano bene al concetto di quell’« universalitas » che mirava all’espansione spirituale e al trionfo di un’idea in tutto 1’« orbis terrarum ». Servivano in pari tempo a coloro che di tale « universalitas » erano gli interpreti e i pionieri e ne dovevano essere largamente informati. Simili bilanci o panorami si imponevano da sé in quelle epoche di reazione e di trapasso quale era quella della Controriforma. Se ogni gestione materiale e spirituale richiede ad un certo punto i suoi bilanci, tanto più ne doveva abbisognare la Controriforma per certe sue particolari revisioni. Se il secolo aveva avuto le sue belle e brutte storie universali, non ne doveva essere priva la Chiesa con speciale riguardo ai suoi interessi universali. A questi bisogni rispose il cardinale Cesare Baronio (1), autore di quei voluminosi Annales Ecclesiastici (2) che gli meritarono il utolo di (1) Per la vita e l’opera del Baronio cfr. Generoso Calenzio, The life of Cesare Baronio, Londra, 1898, e La vita e gli scritti del cardinale Cesare Baro-no. Roma, 1907. Mancando una moderna monografia critica sul Baronio storiografo, cfr. il volume miscellaneo Per Cesare Baronio, scritti vari nel centenario della morte, Roma, 1912. (2) Iniziata a Roma nel 1588 la prima edizione, essa si è compiuta, in 12 volumi, nel 1607; se ne ebbero 12 ristampe, varie traduzioni parziali o compendi in italiano, latino, tedesco, francese, polacco, arabo. Gli Annales Ecclesiastici che il Baronio lasciò incompiuti all’anno 1198, furono poi continuati da altri, anzi tutto dal polacco Bzovius (Bzowski), e portati fino all’anno 1582. Io ho consultato l’edizione di Lucca, 1738-1795 in 35 volumi. C’è anche un indice di R? ^AURAEA» Index alphabeticus rerum et locorum ad Annales Cardinalis Baro-n,t. Romae, 1696, ma, come ho avuto occasione di constatare, benché volumino-so> è lacunoso specialmente per gli Slavi. — 215