Altri echi riguardanti Carlo IV sono decisamente sfavorevoli o perché sono di parte guelfa o perché enunciano la delusione che ha subito chi in lui vedeva il restauratore dell’impero romano e, di qui, dell’Italia. Fazio degli Uberti, imitatore di Dante nel « Dittamondo », esiliato da Firenze e ospite degli Scaligeri e dei Visconti, lanciò « invettive » e canzoni contro il « di Luzzimborgo ignominoso Carlo », che sono tutto un seguito di maledizioni e di bestemmie per quel « sofisto, che sta in Buemme a piantar vigne e fichi » ed ha « ciascuno di sé ingannato » ; per la Boemia, invece, e per Praga ebbe parole molto elogiative e ne fece una rapida descrizione, or geografica ed or fantasiosa, che è la prima del genere (1). Antonio Beccari o il « beccaio di Ferrara », poeta vagabondo e lirico politico, da prima incensò Carlo IV per qualche beneficio avuto e lo chiamò « o sacro imperio santo — o giusto Carlo, o mio bel protettore » e poi senza ritegno lo denigrò perché « infamator del suo sangue gentile... dei servi il più servile... per moneta ha fatto Italia schiava » (2). Il Boccaccio infine deplorò e derise l’incoronazione di Carlo a Roma, ma lo fece con molto garbo, col velo della poesia pastorale, nel « Carmen bucolicum » (3) per bocca di ninfe e pastori che in un linguaggio altamente allegorico parlano di « exterus hospes... cupido po-suisse coronam... » per cui « Fistula non cecinit, non era sonantia; Ty-bris — effluxit Tacitus undasque retraxit in alvum » e via dicendo. In complesso la figura di Carlo IV, quale imperatore di Germania, deluse gli Italiani; non così come re di Boemia. Giovanni da Ravenna, il quale nel trattato Liber memorandarum rerum ricorda come esempio di memoria fenomenale un Johannes Novoforensis (Jan ze Stredy) che, senza sapere l’italiano, recitava a memoria la Divina Commedia di Dante Alighieri. Cfr. R. Sabbadini, Giovanni da Ravenna, insigne figura d’umanista, Como, 1924; K. Burdach, Aus Petrarcas àltesten deutschen Schulerkreise, Berlino, 1929, nella collezione Von Mittelalter zur Reformation, IV, 64. (1) Fazio Degli Uberti, Il Dittamondo, lib. IV, cap. XII, e Liriche edite ed inedite per cura di R. Renier, Firenze, 1883. Si aggiunga la Canzone di Fazio degli Uberti contra Carlo Imperatore IV scoperta e pubblicata da Gius. Zamboni nell’opuscolo Nozze Crivell/zri-Morgante, Padova, 1896. (2) E. Levi, Il canzoniere di maestro Antonio da Ferrara in Archivio storico italiano, LXXV (1915), II, 93. (3) G. Boccaccio, Opere latine minori a cura di A. F. Massera, Bari, 1928, « Scrittori d’Italia » : del Bucolicum carmen cfr. l’egloga VII e IX. 54 —