gorosamente né fonti, né fatti, non risolve casi dubbi, difetta nella cronologia, storpia nomi di persone e di luogo, si compiace in racconti frivoli e immaginari, plagia e traduce vari modelli e si rispecchia soprattutto nel medievale e medievalesco « Antapodosis » di Liutprando (1), ma è una storia che comunque getta nuova luce su gli avvenimenti che narra: è una compilazione che usufruisce in gran parte della letteratura del suo argomento e piace sopra tutto perché è opera d’arte che rivela uno spirito umanistico nel maneggio della forma, nello stile poetico, nella ricerca dell’effetto. Benché essa, in mancanza di proseguimento, si riduca al breve ciclo che va dall’887 al 947, tuttavia tratta ampiamente degli Slavi che vi si avvicendano in vari capitoli ed ha modo di ricordarli quasi tutti dalle solite origini « scitiche » alla cristianizzazione ed alle prime istituzioni statali, non dimenticando nemmeno i Rugiani dell’isola Rujam (Runò) e il loro culto per Svantovito. Se però il Giambullari tocca appena Polacchi e Serbo-Croati, si sofferma di più su i Bulgari per le loro guerre con Bisanzio e dedica la maggior cura ai Boemi ed ai Russi che gli risultano i più importanti. Della Russia riesce addirittura a dare un quadro completo storico-geografico nei soliti termini convenzionali, con i soliti errori tradizionali. Più ancora si appassiona alla Boemia e benché vi trovi gli abitanti oltre che valorosi e leali, anche astuti e avidi di rapine, incontra pure la figura di Svembaldo (Svatopluk) che ben si presta alle sue attitudini ed ambizioni letterarie; forse perché anche preso da entusiasmo esordiale, già ai primi passi dedica a lui uno dei brani più belli dell’opera (2), condensando tutti i pregi della sua arte nella stesura del ritratto fisico e morale, nella vivacità della scenografia militare, nella maestrìa dell’eloquenza e nella versatilità del- lo stile. Scienza politica e biografia Dopo la luce che lascia in noi la luminosa Storia del Giambullari, sarebbe vizioso racimolare altre impressioni slave da eventuali altre (1) G. Kirner, Sulla storia d’Europa di P. F. Giambullari, Pisa, in Annali, VI, 246. (2) Fatto è che esso figura in Gemme di prosa narrativa italiana del Cinquecento di Giovanni Federzoni, Città di Castello, 1914 (Svembaldo re di Moravia). 126 —