Vari gli scritti su gli altri Slavi meridionali Sulla Croazia scarseggiano le opere di informazione generale, ché essa figura ancora più o meno mimetizzata nel mosaico austro-ungarico e, se pure animata da qualche scatto rivoluzionario, risulta estranea alle vampate di guerra che investono fatalmente i Balcani e appassionano i loro osservatori. Escluso qualche libro di viaggio, senza precise delimitazioni, si seguono a preferenza singoli suoi aspetti e problemi: la questione croata di fronte alla costituzione austro-ungarica, le intese e le divergenze con i Serbi; le lotte politiche con gli Italiani soggetti all’Austria, le vertenze e le polemiche sul movimento glagolitico e sull’appartenenza del « San Girolamo degli Illirici » a Roma ; le guerre degli Uscoc-chi e l’azione di Venezia per tutto un cinquantennio che va dal 1570 al 1620. Padroni, sì, della propria materia gli autori delle singole opere, anche col concorso degli stessi Croati, ma un vero croatista o croatizzan-te non c’è, se si escluda, tutt’al più, quel Luigi Pavia, che con le sue «note di attualità» del 1903, Croazia e Ungheria, prende lo spunto dai moti croati di quell’epoca e « illuminando » gli Italiani, i quali guardano ancora ai Croati come ai « bastonatori » dei loro patrioti del Risorgimento, auspica la « pacificazione degli animi fra due popoli nobili e ingegnosi, che il destino mise vicini e che potrebbero amarsi vicendevolmente ove cessassero certe ostilità di frontiera dovute a malintesi e ai soliti soffioni ». Del resto non poche di queste pubblicazioni si circoscrivono nel tempo e nei luoghi, nei quali nascono, e tradiscono la tendenziosità di parte, per quanto mirino all’oggettività storica. E anche stilisticamente sono ancora letteratura di provincia, della quale la nota più caratteristica è il fervore dell’amor patrio (1). Div. Comm. Par. XIX, 140-142 in Programma del R. Ginnasio Superiore di Zara, XLII (1899); G. Dalla Vedova, Serbia, Montenegro e regioni limitrofe, 1901; A. Baldacci, Una u listino » del sultano Selim in Paleo-Serbo, Roma, 1906; R-Buonocore de Widmann, Storia della vecchia Serbia e sue relazioni con la stona italiana, Napoli, 1908; D. De Sarno, Cenni storico-statistici sulla Serbia, Roma. 1909; G. Zvijc (sic), La guerra balcanica e la Serbia, Roma, 1912. (1) L. Vulicevic, Partiti e lotte in Dalmazia, Trieste, 1875; Id., Slavi e Italiani dal fudri al Quarnaro, Trieste, 1877; E. Brusa, Il progetto di codice per croato confrontato con quello austriaco e col codice ungherese da Em. Taufft r-Civitavecchia, 1880; A. Annoni, Da Agram a Sarajevo, Roma, 1887; Id., Agram a Costantinopoli per Belgrado e Bucarest, Roma, 1888; F. Musoni, Su 1 500 —