accoppia loro un «profilo» di Turgenev, piacevole, divulgativo e rie-laborato su fonti non russe; ma bastava per la collezione del Formig-gini, cui era destinato (1). La letteratura polacca resta legata ai nomi di Mickiewicz, Sienkiewicz e Towianski. Su Mickiewicz, in fiammante atmosfera di guerra, Tommaso Gallarati Scotti lasciò nel 1915 la più bella conferenza che mai sia stata detta in Occidente sul sommo vate polacco (2). La morte di Sienkiewicz nel 1916 non ispirò monografie sul grande romanziere, ma fu coronata da necrologi e note d’occasione (3). Ai Begey si deve il ricordo del mistico modernista Towianski e, in particolare a Maria, l’opera fondamentale sulla sua vita e sul suo pensiero (4). Il resto fa capo ai soliti corollari della stampa periodica (5). Niente da segnalare sulle altre letterature slave (6), se si escluda l’omaggio che ancora una volta fu reso alla poesia popolare serbocroata quale « tesoro » imperituro dei « poveri fuggiaschi serbi che in premio del loro eroismo hanno dovuto abbandonare Patria, casa, beni » (7). Invece nuovo incremento fu dato alla grammatologia e alla lessicografia. Ancora una volta, e questa volta di più, si è sentito il bisogno di conoscere la lingua degli Slavi vicini, Sloveni e Serbo-Croati, o dei più grandi, i Russi che si facevano sempre più interessanti e meritevoli di studio e di prestigio. Non era il clima adatto a volumi eruditi e a edizioni costose; ne vennero alla luce pubblicazioni economiche di (1) F. Losini. Ivan Turghenief, Roma, 1918. (¿) T. Gallarati Scotti. Adamo Mic\iewicz. Conferenza, Milano, 1915. (3) Ricordo a parte 1’« istantanea » di A. Begey, E. Sien\iewicz in Istantanee dell’ore passate, Torino, 1918. (4) M. Bersano Begey, Vita e pensiero di A. Towians\i, Milano, 1918; A. Begey, Andrea Towians\i. Ricordi in Istantanee dell’ore passate, Torino, 1918. (5) Per l’arte, in particolare per la scultura, da ricordare l’opuscolo di T. Grandi, Un viandante dell’ideale-. Zygmunt Per\owicz, Milano, 1917. (6) Sorvoliamo su singoli articoli di giornali e riviste e ricordiamo il già ricordato Giovanni Hus di M. Rossi. (7) C. Cadorna, Il tesoro letterario del popolo serbo, Firenze, 1916, estr. da Rassegna nazionale del 1 marzo, 1916 e ibid. 16-XI-l915, Due tipi di donne nei drammi di Re Nicola del Montenegro. - 597