Variopinta la schiera dei vati e degli improvvisatori. Vi figurano nomi allora sonanti, dall’Adimari, dal Bartoli, dal Dottori al Filicaia, al Menzini ed al Villifranchi. Più numerosi i nomi oggi oscuri e obliati: Giulio Acquaticci, Francesco Benigni, Bartolomeo Beverini, Giuseppe Briganti, Innocenzo Cesi, Luigi Fantini, Pompeo Figari e via dicendo. Non assenti gli anonimi. Alcuni hanno preferito lanciare i loro carmi in fogli o opuscoli volanti, altri li hanno inseriti nelle loro opere poetiche ed altri ancora si sono raggruppati in raccolte antologiche (1). Vi primeggiano arcadi, pastori, accademici dai più bizzarri attributi e smaniosi di schiccherare versi. Si distinse Vincenzo da Filicaia. Parecchi suoi componimenti circolarono, come egli dice nella prefazione ad un’edizione del 1684, « deformati e guasti con le stampe in più luoghi d’Italia » finché non si ebbe la pubblicazione delle Canzoni in occasione dell’assedio, e liberazione di Vienna, dedicata al Granduca di Toscana Cosimo III de’ Medici (2). Sono sette canzoni sulla vittoria di Vienna e finiscono con la caduta di Neuhausel ; sono dedicate all’imperatore Leopoldo I, a Giovanni III Sobieski e a Carlo V Duca di Lorena: i protagonisti della grande battaglia. Scarsi i loro riferimenti storici, i fatti guerreschi ammantati di carattere religioso, esaltata l’Austria, ma colta nella giusta luce la figura di Sobieski. Egli è il « Re grande e forte », egli i « fianchi d’acciar vestl * ... non per tema, o sdegno, non per accrescer Regno, non perchè eterno inchiostro a te lavori fama eterna, e per te sudi ogni ingegno, ma perché Iddio sonori; egli infine il predestinato a liberare e Buda e Bisanzio e il gran sepolcro di Cristo. Vi sarà nei suoi versi dell’entusiasmo fittizio aduggiato da soverchio frondeggiamento, ma l’idea di « agguagliar col canto il suon del- 1 armi » gli comunicò anche la trepida commozione del veggente ispirato. E’ così che lo stesso Sobieski, in una lettera di ringraziamento (3), ebbe a dire con voci magari non appropriate: « fra tante, e tante Ode, (1) P. es. in Poesie de’ signori Accademici Infecondi di Roma. ecc. Venezia, 1684 figurano 69 autori. (2) Firenze, 1684, per Pietro Matini. (3) Pubblicata nella prefazione a Opere del senatore Vincenzo da Filicaja, Venezia, 1787. Si veda anche l’articolo dell’italianista croato V. Lozovina, O ,TC'Centizmu u vezi s Da Filicajinom odom Sobjes\omu in Savremeni\, 1906. — 263