o individuato la vera Russia, la Moscovia russa, ruxa, ruxolana, ecc., ma non più scitica, sarmatica, tatarica. Questa scoperta o individuazione rivelò a sua volta l’importanza che la Moscovia veniva ad avere in Europa per la vastità del suo territorio, per la massa e la varietà della sua popolazione, per il ruolo di sentinella avanzata fra due continenti, per la preminenza nella chiesa ortodossa e per l’azione di sbarramento che avrebbe potuto opporre all’espansione turca. Di qui la necessità o il desiderio di nuove pubblicazioni su questo argomento (1). Mancando opere originali, si ricorse per ciò anche alle traduzioni di autori stranieri. Prima ad essere tradotta fu la lettera dell’olandese Alberto Cam-pense (A. Phigius), la quale aveva avuto parecchie edizioni latine e passava con il titolo più comune ma meno esatto di Moscovia ad Clemen-tem VII (2). La traduzione italiana è del 1543, seguita da altre edizioni e inclusa pure nelle « Navigationi et viaggi » del Ramusio (3). La let- Antverpiae, 1557. Traduzioni italiane: Operetta dell’ambasceria dei Moscoviti ecc. Vinegia, 1545 (anonima); P. Giovio: Dell’ambasciata spedita da Basilio gran duca di Moscovia al papa Clemente VII, Venezia, 1583; Delle cose delta Moscovia nelle Navigationi et viaggi del Ramusio, voi. II, 1574. (1) Come si è già visto, Pomponio Leto si era interessato alla Moscovia, e al- lo studio della stessa aveva indotto il polacco Miechowita o Micheovus. Ma il suo interessamento particolare non aveva avuto seguito. Il Tractatus de duabus Sarmatiis del Miechowita invece servì da guida, a Francesco da Collo di Conegliano, quando, nel 1518, compì a Mosca una missione per incarico dell’imperatore Massimiliano e sul posto abbozzò un trattato analogo che — benché tradotto in italiano da Fabio Sbarra e piaciuto alla Signoria di Venezia — restò inedito e solo nel 1603 vide la luce a Padova in una nuova versione italiana ad opera di un cugino del da Collo; è il «Trattato mo-scovitico con gli accidenti» o Trattamento di pace, ecc. e Relazione, ecc. Il titolo esatto è: Trattamento di pace tra il re Sigismondo 1 di Polonia e il gran Basilio Sovrano di Moscovia avuto dai Signori Francesco da Collo... e Antonio dei Santi... Oratori della Maestà di Massimiliano I Imperatore l’anno 1518, scritta per lo medesimo Sig. Cav. Francesco con la Relazione di quel viaggio e di quei paesi Settentrionali, de’ Monti Rifei, e Iperborei, della vera origine del fiume Tanai, e della Palude Meotide; tradotta di latino in volgare, nuovamente data in luce, Padova, 1603: quindi una seconda edizione! (2) Il Ciampi, Op. cit., I, 56, ne dà anche il riassunto. (3) Secondo il Ciampi, ibid., e lo Smurlo, Op. cit., 316, ci sarebbero state le edizioni veneziane del 1543 e del 1573; il Ramusio l’ha inclusa nel II voi. Delle navigationi et viaggi, Venezia, 1559, 1574. — 135