nel caleidoscopio non sempre facilmente ricomponibile della satira politica (1), qui invece la parodia è accentrata e fissata in un tema solo, porta un titolo sonoro ed ha avuto esiti così clamorosi che di Caterina II ha fatto parlare e ridere i più raffinati salotti letterari d’Europa (2). Iddio ti guardi dall’ira o dalla vendetta del letterato! L’opera scientifica di Carlo Denina Meno clamoroso, ma forse più importante e più concreto perché scientificamente concretato, fu il caso di Carlo Denina, il celebrato storico e poligrafo della corte di Federico II e di Parigi, e autore di quelle t Rivoluzioni d’Italia » che onorano la storiografia italiana del Settecento e che furono tradotte in tante lingue e ristampate persino a Costantinopoli. Non inferiore alle « Rivoluzioni » suddette fu il Discorso sopra le vicende della letteratura, che, uscito a Torino la prima volta nel 1760, ebbe poi successive edizioni (3) e fu tradotto in quasi tutte le lingue colte. E’ un’opera, direi — ad onta di difetti di concezione, di ripartizione e di informazione — epocale perché, disegnando un gran quadro (1) Altre allusioni a cose e genti slave troveremmo nel carteggio del Casti, ma esso, in buona parte inedito, giace in due grossi voli, nella Biblioteca Nazionale di Parigi. Ne conosciamo solo l’Epistolario inedito, curato da Q. Ficari, Monte-fiascone, 1921 (sono lettere degli anni 1764-1767 riferentisi per lo più all’Italia), le Lettere politiche (degli anni 1787-1793) pubblicate da G. Greppi in Archivio storico italiano, IV, serie IV, 198 o in Miscellanea di storia italiana, XXI, e singole altre raccoltine meno importanti. (2) In compenso l’hanno incensata in sede letteraria la contessa Paolina Secco Suardi Grismondi in un’ode tutta iperboli e Ludovico Lazzaroni in una cantata a quattro voci Le rivali che celebra il suo avvento al trono con l’intervento dei numi dell’Olimpo... Cfr. E. Lo Gatto, Storia della Russia, Firenze, 1946, pag. 4-3 dove però è equivocata la figura della Grismondi. Con Caterina invece non hanno a che fare le commedie La bella pellegrina, Bologna, 1761 (anche se, in 5 atti, si svolge a Pietroburgo) o il romanzo omonimo (derivato dalYÉcossaise del Voltaire), Venezia 1761 del popolare romanziere e commediografo Pietro Chiari. Lo stesso si dica del suo L’uomo d’un altro mondo o sia memorie d’un solitario sensa nome, scritte da lui medesimo in due linguaggi chinese e russiano e pubblicate nella nostra lingua dall’Abate P. Chiari (Venezia, 1768) ove si narrano le 'icende di un solitario che, innamorato di una Cattj, girò mezzo mondo per rincacciarla e attraversò anche la Russia, senza però ritrarne le sue impressioni. (3) Quella del 1785 con aggiunte. — 323