trionfi e alla fine si dissolse miseramente in mezzo al disorientamento e disinteresse generale. Un folto gruppo di insorti e di esuli polacchi si rifugiò anche in Svizzera e istituì una delle tante legioni polacche, la «Legione santa». Qui essi, dopo essersi già cimentati a Francoforte nel 1833, entrarono in relazione con gli emigrati italiani, in particolare con Giuseppe Mazzini e, sull’esempio della « Giovane Italia », fondarono l’organizzazione della «Giovane Polonia», che del movimento mazziniano sarà la più fervida assertrice slava e cui, più tardi, risponderanno le sezioni slave della « Giovane Europa » con a testa la balda « Omladina » o « Gioventù serba ». Qui essi si accordarono con gli Italiani che, incitati da Mazzini, avevano deciso di organizzare un moto contro il Piemonte e di penetrare in Savoia, unita allora al Piemonte, per detronizzare il re Carlo Alberto che, per opportunità politiche, reprimeva crudamente il carbonarismo mazziniano. L’accordo fu stipulato il 27 novembre 1833 tanto più facilmente in quanto il capo di quella spedizione doveva essere proprio il colonnello Girolamo Ramorino (1) che aveva acquistato una certa rinomanza nelle insurrezioni polacche del 1830-31 (2). Altra cosa fu l’azione che essa, come tante altre romanticherie di Mazzini, dopo uno scontro con le truppe regie e tra la generale indifferenza della popolazione, si risolse in pieno insuccesso soprattutto per la sua frettolosa, pessima organizzazione. Ci fu anzi l’intervento diretto ed energico della Santa Alleanza, la quale indusse la Svizzera ad espellere, suo malgrado, i cospiratori e approfittò dell’occasione per ribadire i diritti del legittimismo nelle faccende italiane. Ma intanto Mazzini aveva istituito la « Giovane Europa » e fra i suoi primi firmatari aveva avuto parecchi ed esimi Polacchi. E lo spirito insurrezionale si allargava come cerchi sulla superficie di uno stagno provocati dalla caduta di una pietra. E l’anello di questa nuova catena italo-polacca non si spezzò. (1) Sulla figura che si crede ambigua di questo generale cfr. l’opuscolo anonimo che si riferisce anche alla campagna di Polonia del 1831 Biografia del Generale Ramorino, Parigi, s.a. (1834); cfr. pure l’anonimo Ramorino et la jeune Italie, ecc. Ginevra, 1834. (2) A. Bronarski, Ultalie et la Bologne au cours des siècles, Lausanne, 1945, F)ag- H8; P. Harring Harro, Memorie sulla Giovane Italia e sugli ultimi avvenimenti di Savoia, Roma, 1913; E. Passamonti, 1 polacchi e la spedizione maz--iniana nella Savoia del 1834 in 11 Risorgimento italiano, 1933. — 361