anch’essi la propria (1). Analogamente succedeva a Padova* (2). Analoga la situazione degli studenti boemi : solo che a Bologna una «natio» boema è ricordata nel 1310 e della stessa si fa menzione a Padova nel 1331 (3); ma mentre i Polacchi nell’età del Rinascimento e più avanti aumenteranno di numero e di lustro, i Boemi gradatamente passeranno in penombra.
    Nel Medio Evo sia gli uni che gli altri erano già tali e tanti nelle università italiane che avevano affermata la loro nazionalità tra la curiosità di chi li osservava e controllava. Tanto più che di quando in quando avevano diritto anch’essi di eleggere e nominare un Ret-. tore; e rettori boemi e polacchi ne troviamo già in pieno secolo XIII. Il mondo colto in particolare aveva così occasione di conoscere e apprezzare anche i rappresentanti di alcune nazioni slave che attingevano alle fonti del sapere italiano. La cosa fu tanto più spontanea ed efficace in quanto fra le cerehie di questi studenti slavi ci fu chi dimostrò attitudini speciali in vari campi, e come in patria sua divenne personaggio di emergenza, così in Italia certamente richiamò l’attenzione sulla sua personalità e sulla sua nazione. I Polacchi ricordano volentieri, e noi con loro, il domenicano e santo Giacinto e l’insigne naturalista e matematico Vitellius che nel secolo XIII studiò e visse a Padova e a Viterbo; ricordano il primo loro storico il Magister Vincendus, detto Kadlubek, il grande giurista Jaroslao Bogoria Skotnicki, che sarà arcivescovo di Gniezno, il chiaro Florian Mokrski, che sarà l’organizzatore dell’università di Cracovia, e via dicendo. Dei Boemi potremmo ricordare un Velislav che studiò nel 1276 a Bologna e divenne membro della cancelleria imperiale, il già ricordato Ernesto (Arnost) di Pardu-bice, arcivescovo di Praga, e più di tutti S. Giovanni Nepomuceno che
     (1)	A. Sorbelu, Storia dell’Università di Bologna, Bologna, 1940, voi, I, 157, cfr. pure M. Niwinski, Un documento per la storia dello studio bolognese nel secolo XIII in Studi e memorie per la storia della Università di Bologna, voi. X, Bologna, 1936; St. Kot, Le relazioni secolari della Polonia con Bologna, Bologna, 1949; R. Lewanski, Storia delle relazioni fra la Polonia e Bologna, Bologna, 1951.
     (2)	Vari gli studi, soprattutto del Windakiewicz, ma per tutti cfr. il voi. giubilare Omaggio dell’Accademia polacca di Scienze e Lettere all’Università di Padova nel settimo centenario della sua fondazione, Cracovia, 1922; cfr. pure G. Fabris, Gli scolari illustri dell’Università di Padova, Padova, 1941.
     (3)	F. Tadra, Kulturm sty\y Cech s cizinou az do vàle\ husits\jch, Praga, 1897, pagg. 254, 265.