Fatto è che la commedia fu ridotta in farsa dall’abate Giulio Artusi, posta in musica dal Maestro Vittorio Trento e rappresentata e pubblicata a Padova nel 1802. La riduzione è abbastanza fedele, persino nel linguaggio morlacchesco, e in diciotto scene rende la commedia originale in cinque atti. Il suo titolo però è diverso, se pur più aderente, e suona Le nozze dei Morlacchi (1). La conoscenza che gli Italiani avevano degli Slavi d’oltre Adriatico ebbe ancora qualche ripercussione nella letteratura. Zaccaria Vallaresso, per esempio, parodiatore della tragedia pseudoclassica, inscena una parte del suo poema eroicomico Baiamon-te Tiepoìo (2) nella rocca di Knin, presso il Conte Giorgio di « Bri-bin » (cioè un Subic di Bribir), in ambiente tipicamente « schiavone » dall’arredamento della casa ai cibi. Il Goldoni, confondendo Slavi e Italiani di Dalmazia, scrive la sua Dalmatina, che non è solo « tragediaccia » o « drammone da arena », ma è così indefinita e « internazionale » che potrebbe passare per giapponese o persiana... (3). Gaspare Gozzi fa protagonisti di una novella alcuni « Schiavoni » e li presenta come «uomini veramente maschi e di una nazione tutta cuore» che separano e svergognano due palatini che si vogliono acciuffare (4). Invece il fratello Carlo Gozzi, avendo seguito un « corso militare » a Zara, ci dà una tetra e mordace dipintura dei Morlacchi che trova (1) Le nozze de’ Morlacchi. Farsa del signor Abate Giulio Artusi; tratta da una commedia di questo titolo del signor Federici e posta in musica dal signor Maestro Vittorio Trento, ecc. Padova, 1802. Dal titolo di questo libretto deve essere sorto l’equivoco che attribuisce al Federici anche una commedia su Le nozze dei Morlacchi, cfr. A. Croni a, La Croazia vista dagli Italiani, pagg. 68-69. (2) Scritto molto tempo prima, è stato pubblicato, in due tomi a Venezia nel 1769-1770: Baiamonte Tiepolo, poema eroico di Cattuffio Panchiano Bubulco Arcade. Sulla figura del congiurato veneziano cfr. i nuovi rilievi storici di G. Praga, Bajamonte Tiepolo dopo la congiura in Atti e Memorie della Società dalmata di Storia patria, I (1926); cfr. pure St. Skerlj, Jedan mletac\i pisac osamnaestog ve\a, \oji pri\az-uje Dalmatince i Dalmaciju, Belgrado, 1934, estr. da Strani pregled, n. 1-4 e Baiamonte Tiepolo ecc. in Ricerche slavistiche, III (1954). (3) G. Sabalich, Goldoni nel passato teatrale di Zara in 11 Dalmata, 27, IH. 1907; C. Levi, Dalmati sulle scene in 11 Marzocco, 11. V. 1919; E. Maddalena, La Dalmatina del Goldoni in Nuova Antologia, 16 luglio 1927; St. Skerlj, Gol-donijeva tragi\omedi]a La Dalmatina, Belgrado, 1933, estr. da Strani pregled n. ' (4) E’ la novella Come alcuni Schiavoni facessero partire svergognati due palatini, cfr. l’edizione complessiva Opere del conte Gaspare Gozzi viniziano, P3‘ 332 —