vi ricostruì quella del Carducci (1), l’uno con lacune inevitabili, l’altro con evitabili errori. Agli Sloveni pensò il solo Calvi con uno sguardo ai riflessi della cultura italiana, con parallelismi fra Parini e Gregorcic e con tutto un minuzioso volume sul quinto canto dell’inferno di Dante nelle traduzioni slovene (2). Sta a sé il bel volume Dante - Per il secentenario della morte, curato dal Res a Gorizia nel 1921, con i soliti discorsi giubilari di Mazzoni, Parodi, Croce, Rossi, ecc., ma con più importanti articoli di studiosi sloveni su Dante e Preseren, su Dante e i romantici polacchi, sulle traduzioni slave — non solo slovene — di Dante e altro. Alla letteratura serbo-croata in generale fu dedicato dal Cronia un frettoloso e superficiale — e infarcito di equivoci tipografici — articolo che solo ne compendia gli influssi e i riflessi italiani (3), per cui son ben migliori una sua recente caratterizzazione delle relazioni culturali italo-jugoslave (4) e un più recente parallelo del Maver fra la sola letteratura croata e quella italiana (5). Lo stesso Cronia allargò successivamente il campo delle sue ricerche (6), le quali da un lato culminarono (1) B. Calvi, Giosuè Carducci presso gli Slavi meridionali, Torino, 1933. (2) B. Calvi : Riflessi della cultura italiana fra gli Sloveni in Convivium, 1931; La sventura di fefte in Giuseppe Parini e nello sloveno Simon Gregorcié, Mantova, 1929; Il canto V dell’inferno nelle versioni slovene, Torino, 1932. In mancanza d’altro, ricordo ancora : J. Glonar, Il libro italiano nella Biblioteca Universitaria di Lubiana in Accademie e Biblioteche d’Italia, XV (1940); A. Budal, L’Italia donatrice di valori culturali agli Sloveni in L’Europa Sud-Orien-tale, II (1941), n. 6-8; G. Maver, Gli Sloveni e la cultura italiana in Nuova Antologia, Maggio, 1941; F. Cusin, Alba della Slovenia in Primato, II (1941), n. 15; F. Ertavec, Rapporti di cultura tra Italia e Slovenia in La cultura nel mondo, I (1945), n. 3; E. Damiani, Cultura slovena in Italia in Slavisticna Revija, III (1950). (3) A. Cronia, Riflessi italiani nella letteratura serbo-croata in L’Europa Orientale, IV (1924). (4) A. Cronia, Aspetti caratteristici delle relazioni culturali italo-jugoslave, Roma, 1938, da Civiltà fascista, VI. (5) G. Maver, La letteratura croata in rapporto alla letteratura italiana, nel voi. Italia e Croazia dell’Accademia d’Italia, 1942. (6) Da ricordare oltre le opere già citate su Dante, ecc.: L’influenza della « Gerusalemme liberata » del Tasso sull’« Osman » di G. F. Gondola, Roma, 1925, da L’Eur. Or., V; Italianizzanti all’estero : Marco Car in Leonardo, 1925; Rela- 696 -