I - ESORDI UMANISTICI Concetti e aspetti della Rinascita Due cose, apparentemente elementari, bisogna tenere sopra tutto presenti per capire questo nuovo quadro o capitolo: Rinascita e movimento intellettuale, morale e artistico che coinvolge la vita italiana dalla fine del Trecento (1) all’epoca che sfocia nell’atmosfera creata dal Concilio di Trento o dalla pace di Cateau Cambresis (2); Rinascita non è solo « scarcerazione » o «esumazione » dell’antichita classica, ma è desiderio, ricerca del nuovo. E non è solo scoperta di vecchi codici, ma è scoperta di nuovi mondi; è Poggio Bracciolini e Cristoforo Colombo. Del resto la Rinascita umanistico-rinascimentale, quattro-cinquecentesca, a seconda che la si consideri da un punto di vista positivistico, storico-psicologico, estetico, idealistico, e via dicendo, si presenta or come conquista della natura o culto del bello, ed or come orientamento verso l’immanenza o anelito verso la concretezza che si manifesta al contatto immediato con la viva realtà delle cose, fuori del vecchio astrattismo medievale. Il Papini perciò, da pari suo, la definisce addirittura la rivincita dei poeti sui filosofi, dei fantastici sui razionalisti, degli sco- (1) E fine del «Trecento » potrebbero essere anche il 1374-75, gli anni in cui sono morti gli ultimi due grandi trecentisti: Petrarca e Boccaccio; cfr. G. Papini, Cronologia Jcl Rinascimento in La Rinascita, II (1939), n. 5. (2) Inizio quindi dei manierismi in arte e del predominio o dispotismo spagnolo. La pace di Cateau Cambresis è del 1559, la fine del Concilio di Trento è del 1563. Nel 1564 moriva il titano della Rinascita, Michelangelo Buonarroti. — 79