in nove volumi poderosi che è Ylllyricum Sacrum, cioè la storia della Chiesa nelle regioni balcaniche dell’antico Illyrium ampiamente inteso, comprendente quindi Dalmazia, Croazia, Bosnia, Montenegro, Albania, Sirmio, Serbia, Bulgaria, ovvero quasi tutti gli Slavi meridionali (1). E oltre che la loro storia ecclesiastica, abbraccia anche buona parte della loro storia politica con speciale riguardo alle prime immigrazioni, all’assestamento successivo e alla formazione statale. Ed è opera di altissimo valore, tuttora attuale, perché fondata su ricerche critiche di materiali d’archivio ed archeologici e perché contiene documenti, integri o parziali, che oggi non esistono più. Non a torto è stato detto « oracolo delle cose nostre ecclesiastiche ». Autori, ideatori loro, tre ottimi confratelli gesuiti, italiani tutti e tre: Filippo Riceputi di Forlì, che quale cappellano militare di Venezia fu parecchi anni nei Balcani e ideò e per oltre vent’anni, assieme al più giovane Farlati e ad altri, raccolse il materiale in centinaia e centinaia di volumi; Daniele Farlati, friulano, che diede nome e vita all’opera portandola sino al sesto volume; Giacomo Coletti, veneziano, che la portò a compimento dopo oltre mezzo secolo di fatiche editoriali (2). L’ideazione di un « Illyricum Sacrum » in pieno Settecento tradisce la sopravvivenza di istituzioni e di orientamenti controriformistici, cui erano cointeressati gli Slavi meridionali. Le stesse e gli stessi risultano ancora da altre pubblicazioni o informazioni che delle prime sono risonanze o conferma. Si ebbe così un compendio di storia civile ed eccle- (1) Illyricum Sacrum, Venezia, 1751-1819. I primi 5 volumi, che comprendono gli arcivescovadi di Salona, Spalato, Zara e i loro suffraganei in Dalmazia lungo il Litorale, in Bosnia e Croazia, sono stati scritti dal Farlati (il quinto però, scritto da lui, è stato pubblicato dal Coletti), i volumi VI, VII, Vili sono stati continuati dal Coletti e comprendono Ragusa e suffraganei, Montenegro, Albania e Sirmio, Serbia e Bulgaria. Un nono volume di Coletti rimasto inedito, è stato pubblicato da F. Bulic in appendice al suo Bullettino di archeologia e storia dalmata dal 1902 al 1909 col titolo: Accessiones et correctiones ad Illyricum Sacrum del P. D. Farlati di P. G. Coleti. (2) F. Riceputi, Proòf jctus lllyrici Sacri... Padova, 1720, Roma, 1738; V. Hrunelli, Le fonti dell’lllirio Sacro in Cronaca Dalmata, I (1888), n. 8, 10; G. Zerboni, Lettere del conte Antonio Bisanti da Catturo al P. Filippo Riceputi in Archivio storico per la Dalmaziu, XI (1936), vol. XXI, fase. 122; V. Vanino, Ph. Riceputi Begründer des « Illyricum Sacrum » in Archivium Historicum S. /. 1932, 204-37; Emilio Patriarca, La Dalmazia in un carteggio di uomini dotti con gli artefici dell’Illyricum Sacrum, Udine, 1935 e 11 padre Daniele Farlati e ' Mvricum Sacrum, Udine, 1935. — 319