Nell’Istria, anzi a Trieste, emerse la Favilla e fra il 1840 ed il 1846 curò tutta una serie di temi slavi. L’esempio fu dato dal Dall’Ongaro che nel 1840 compilò un articolo Sulla poesia popolare dei popoli slavi. Lo seguirono da presso il Pozza (Pucic) ed il Casnacich (Kaznacic) — con la sigla K. P. — i quali iniziarono una nutrita serie di « studi slavi » (con saggi di poesie tradotte da Carlo Fioravante e da Casimiro Varese) sulla storia, sulle tradizioni, sui proverbi, sui canti popolari, sulla poesia slava, sull’alfabeto, sul codice cèco di Kralové Dvùr, su Mickiewicz, sull’Obradovic, sul Gondola (Gundulic), sul Ciubranovich (Cubrano-vic) ecc. Tennero loro bordone versioni di poesie popolari serbo-croate del Pellegrini e del Chiudina. Fra le varie curiosità della rivista c’è anche la traduzione della poesia serbo-croata, allora inedita, che il grande poeta montenegrino Petrovic Njegos (1) dettò su Trieste (« Tre giorni a Trieste ») e fu poi riportata dalla « Fama » di Milano e dalla « Gazzetta di Zara » (2). Dei giornali triestini va ricordato il longevo Osservatore triestino, il quale specialmente nel quarto decennio del secolo abbondò di materiale slavico, per merito soprattutto del Chiudina, che tradusse parecchie poesie popolari slave (serbo-croate, slovene, cèche) o da Petrovic Njegos, da Preradovic, da Jungmann, ecc. Vi apparvero inoltre, tra l’altro, un cenno del Tommaseo sul « Gorski Vijenac » del Petrovic Njegos, uno sguardo alla storia serba (« Il principato di Serbia ») di F. Bagatta ed alcuni « Cenni sulla letteratura bulgara » desunti dall’« Ausland » (3). (1) N. Vukadinovic, Tri dona u Trijestu in Prilozi za kjijiievnost, jezi\... VI (1926) e A. Cronia, Op. cit. (2) G. Quarantotto, Le origini e i primordi del giornale letterario triestino «La Favilla» in Archeografo triestino, X, serie III (1923); A. Cronia, La ((Favilla » di Trieste precorre nel 1843 la fama di Mic\iewicz in Italia in Atti del l’istituto Veneto, CXIV (1956); B. Stulli, Trscans\a « Favilla » i Juzni Sloveni in Anali }adrans\og lnstituta, I (1956). (3) L’Osservatore triestino, Trieste, 1843, n. 25 ss.; 1847, n. 11, 125 ss.; 1848, n- 3 ss.. Nel n. 9 del 1820 erano apparsi Cenni storici sui Morlacchi : etimologia del nome; nei nn. 55-56 del 1820 Cenni sopra la lingua e la letteratura illirica; nel n. 9 del 1836 Sulla poesia cosacco, ecc. Degli altri periodici ricordo: La Strenna triestina dal 1838 al 1848 con: G. Podestà, La campagna di Russia, 1840; Fr. De Combi, Le donne, 1841; Fr. Dall’Ongaro, Niz\a, 1842; L. Carrer, ferolimina. 1842; G. Agapito, Peroi. 1844; T. Minotto, Ritorno del prigioniero dalla Russia, 1845; F. De Pellegrini, I testimoni indiscreti, canto — 465 30