di opere slave, che animano e arricchiscono il repertorio slavistico del giornale. Lo completano poi vivaci digressioni nel campo della storia e della politica, ispirate agli eventi salienti dell’epoca, quindi or ponderate ed or battagliere (1). Basti pensare agli scritti di Nicolò Rodolico o di Giulio Caprin. Partiti dalla « Nuova Antologia » del 1866, che col suo esempio e con la sua autorità, per così dire, traccia la « via slava » a tante altre riviste, vogliamo finire la nostra rassegna con il caso più importante e culminante. Si tratta della Nuova rassegna bibliografìco-letteraria, che, creata a Firenze nel 1903, dal 1906 si chiamò Nuova rassegna di letterature moderne e nel 1908 si estinse. Essa nella sua breve vita fu una miniera di contributi slavistici e a un certo punto assunse il carattere di un organo slavizzante per eccellenza. Dopo un felice inizio, nelle prime puntate, con qualche notizia di pubblicazioni di argomento slavo apparse in Italia, con un articolo del Ciampoli su Cehov e con qualche brano di versione dal serbo-croato o dal russo, nella seconda annata la rivista iniziò una rubrica speciale per la letteratura serbo-croata e nel 1906 aggiunse altre due rubriche sia, ib.; A. Albertazzi, Babic\a (Némcova), 1909; B. Guyon, L’anima slava, 1910; A. Orvieto, La fede e l’arte di Tolstoi, ib.; A. Albertazzi, Il grande poeta, ib.; — La religione di Tolstoi, ib.; G. S. Gargano, Le teorie estetiche, ib.; Ign., Tolstoi maestro di scuola, ib.; G. Pascoli, Tolstoi, 1911; A. Sorani, Gli ultimi libri su Leone Tolstoi, ib.; B. Guyon, idem, ib.; Id., La « Danoia » di Dante, 1912; Id., L’odio per i Turchi nella letteratura serba, ib.; Id., La sfinge balcanica e la saga di Edipo, ib.; G. Dyzewska, Sigismondo Krasins\i, ib.; Y. La Boliva, Medaglioni balcanici \ Basilio li detto il Bulgaroctono, ib.; Id., Cenerentola imperatrice nella leggenda bulgara, 1913; B. Guyon, Relazioni fra serbi e bulgari nella tradizione letteraria, ib.; Id., La leggenda di Troia presso gli Slavi del Sud, ib.; Id., Un imitatore di Dante, ib.; Id., Mazzini e Garibaldi nella poesia dei Serbi, ib.; Id., 1 canti del Montenegro, ib.; Id., La Macedonia nella filologia e nella politica, ib.; Id., 1 nuovi poeti serbi, ib.; Id., I guerrieri e i poeti delle guerre balcaniche, 1914; Id., Documenti di dolore dei bosniaci e degli erze-govesi, ib. ecc. (1) «Il Marzocco», Firenze: A. Loria, La mistificazione russa, 1905; A. Albertazzi, Spirito di Russia, ib.; G. Caprin, Jugoslavi, guardati da un’automobile, 1906; B. Guyon, Kossovo, 1911; Id., I Serbi del Molise, 1912; G. Caprin, Lingue slave e civiltà tedesca in Austria, 1913; N. Rodolico, Il Montenegro e l’Europa, ib.; Y. La Boliva, Le antiche origini dell’antagonismo greco-bulgaro, ib.; G. Caprin, Trieste, sloveni e slavismo, 1914; Id., Politica e anima russa, ib.; — Facce dello slavismo, ib.; N. Rodolico, Esiste un pericolo slavo?, ib.; L. Dami, Architetti e scultori italiani in Russia e in Polonia, ib. ecc.