XXX A CHI LEGGE. MOnfignor Giovanni della Cafa ha fcritto la vita del Cardinal Pietro Bembo con tanta eleganza e pulitezza di itile , il che è flato folito fare in tutte le cofe fue, che in quella parte non lafcia punto a deiiderare a chi legge . Vero è , che nel racconto de’ fatti eiTo è flato affai digiuno , ed afciutto, e qualche volta è inciampato in errore o di texnpio di cofe, iìccome dalle annotazioni, che vi ho foggiunte , ciafcuno può rimaner per-fuafo . Ma ficcome con effe non ho potuto a tutto fupplire , poiché quelle mi farebbono per via di foverchio crefciute , e troppo fpeffo mi avrebbo-no portato a riferir cofe, che nel tefto del Cafa non fono punto accennate r il che avrebbe cagionato anzi confufione , che piacere nell’ animo de’ leggitori ; così ho penfato , che le perfone curiofe di fapere altre particolari , e importanti circoftanze , fpettanti aliavita del Bembo, avrebbono avuta fod-disfazione di leggerle ordinatamente in quella, che n’è ftata diftefada Mon-lignor Lodovico Beccatelli, Arcivefcovo di Raguii, uomo dottiifimo , e grande amico e del Bembo, e del Cafa : la qual vita infino ad hora è ftata defi-derata da tutti, ma non veduta che da pochi, per effere manofcritta , ecf inedita. Andrea Vittorelli nelle giunte fatte alla grand’ opera delle Vite de* Papi, e de’ Cardinali, compofta da Alfonfo Ciaconio, dice, in parlando dei Cardinal Bembo, di aver veduta la vita di lui fcritta dall’Arcivefcovo Beccatelli in un codice della libreria Vaticana, dove pure fi ritrova un bel volume di lettere ecclefiaftiche fcritte da quefto ifleffoPrelato . La copia però, fòpra la qnale io ne fo parte al Publico, none tratta dal codice Vaticano, ma, mediante il favore del Marchefe Gio. Giufeppe Orfi , tanto benemerito di tutte le buone lettere, mi è riufcito di averla fedelmente trafcritta dall* originale medefimo, che appreffo il virente preftantiffimo Senator di Bologna, ]acopo-Onavio Beccatelli, per molti titoli ftimatifiìmo gentiluomo , in oggi ancora confervafi con altre eccellenti Opere di quel dotto Prelato della fua cafa , tutte degniifime della pubblica luce , rammemorate dal P. Peregrino-Antonio Orlandi, Carmelitano, a c. 91. delle Notizie degli Scrittori Bo-lognefi, impreffe in Bologna, per Coftantino Pifarri, 1714. in 4. dove però non fa alcuna menzione della vita del Bembo fcritta dal Beccatelli. Ma ben ne fece parole Antonio Gigante, da Foffombrone , poeta infigne latino , e Segretario dimeftico per molti anni di effo Arcivefcovo -, di cui egli fcriffe nella noftra lingua la vita affai fedelmente, e copiofamente, che pure inedita è appreffo il Senator Beccatelli fopralodato . La vita del Bembo fcritta dal Beccatelli non è per verità così elegante e pulita, come quella fcritta dal Cafa : ma certamente è più diligente, e meglio ordinata dell’altra, come ognuno da per fe potrà farne il rifcontro. Ella contiene molti fatti particolari di quefto grand’ uomo , che vano farebbe il cercare altrove, e la memoria de’ quali farebbe affatto perita, fe egli non fi foffe prefo la cura di confervarli , avendogli raccolti ed appreiì dalla lunga amicizia, e famigliare converfazione, che ebbe con effo, sì in Padova , sì in Roma, sì anche in Venezia, nella qual città, già morto il Bembo , fuccedptte a Monfignor della Cafa. l’anno 1550, nella Nunziatura Pon-