174 L’EPIRO Albania. Porto Palermo è quasi al centro di quel tratto di costa che comincia al villaggio di Paliasso, celebre per la industre attività dei suoi abitanti, che contrasta con le abitudini neghittose di tutte quelle regioni e al quale vien dato il nome di Ci-mara o Ximara. A poca distanza da Porto Palermo è il punto dove nel 1878 sbarcò, con l’intento di promuovere la sollevazione degli Epiroti, una piccola spedizione di patriotti elleni, ai quali aveva sorriso la speranza di rinnovare su quella riva l’epopea dei Mille di Garibaldi, rendendo inevitabile l’annessione di quelle regioni al Regno di Grecia. Di quella spedizione, che ebbe una triste fine, facevano parte due giovani italiani, il Pennazzi, al quale fu anzi affidato il comando della colonna, e che ne raccontò le vicende in un interessante volume, e il conte Con-turbia di Milano. La spedizione della quale il primo nucleo si formò ad Erikusa, nel piccolo isolotto distante poche miglia dalla punta settentrionale dell’isola di Corfù, sbarcò di notte — per evitare la sorveglianza di una corazzata turca che incrociava in quelle acque — sulla costa Ximariota. Ma subito, appena sbarcati, cominciarono le disillusioni. Il Comitato di Atene e quello di Corfù avevano assicurato a quei generosi giovani che, appena scesi a terra, avrebbero trovato armi, cavalli per i trasporti e altre schiere di insorti. Nulla invece trovarono. Cominciata sotto così cattivi auspici, era inevitabile la spedizione finisse male, malgrado che, avanzando verso l’interno, in un brillante combat-