Per un governo nazionale 43 questo Stato si lasci, come è nell’anarchia, o si sottoponga a una dominazione straniera. « Non occorre avvertire che la ricostituzione dell’Albania, non può, a verun patto essere affidata al governo turco, perchè sarebbe lo stesso che peggiorarne le condizioni : invece, quest’ufficio dovrebbe essere esercitato da una commissione internazionale, la quale procederà nello stesso modo che si propone per la Bulgaria, e, come probabilmente si procederà per Creta e pei paesi che saranno annessi alla Grecia. Se si adottasse diverso temperamento, se le nostre sorti si ponessero nelle mani del Governo turco, noi preferiremmo rimanere nell’anarchia attuale, anziché fare il sacrifizio della nostra indipendenza. Per un governo nazionale. « Nel ricostituirci, i rappresentanti delle Grandi Potenze eviteranno al certo l’errore d’imporci un Governo che non sia nazionale. « Se tale misura, ma non senza inconvenienti, è stata adottata per la Romania e per la Grecia, popoli di più progredita civiltà, sarebbe incompatibile per la Nazione albanese, in cui i costumi sono ancor rudi, difficilmente pieghevoli ed avversi sempre, anche all’apparenza, ad ogni soggezione verso lo straniero. « Un Principe non nato nel paese susciterebbe dal primo momento l’avversione di tutti, tanto più che non manca in Albania una famiglia che riscuota la simpatia universale, cara a tutti per le tradizioni di glorie e di sventure nobilmente sofferte. « Gli albanesi tutti, come un sol uomo, si uniranno con entusiasmo intorno a quel Principe che potrà sollevare di nuovo sui patri monti l’Aquila nera di Scanderbeg, ma rimarranno inerti e sprezzanti ove loro si mostrasse uno stemma diverso e la voce del comando non suonasse nella lingua degli Skiptari. « Però tali provvedimenti, almeno nel primo periodo, sa-