Sangiacato esente (mutesnà) 103 alla messa alle tre di notte, al buio, e col volto coperto, onde nessuno possa vederle. Come può un padre di famiglia raegire, mandare le sue ragazze a passeggio, quando sa che le considererebbero addirittura come donne di mal affare e quindi sarebbe assolutamente impossibile di maritarle? Scutari e i suoi dintorni, cioè il Sangiaccato di Scuteri, è mutesnà, il che vuol dire esente. È un Sangiacato di eccezione e privilegiato. Non paga imposte e la popolazione non è soggetta alla leva. Malgrado la presenza di un Governatore e di una quantità rilevante di truppa, con relativo generale ed ufficiali superiori, è un paese dove ognuno fa quello che vuole e nel quale, si può dire, non esiste la legge. È un angolo d’Europa, forse il solo, nel quale è più che tollerato, addirittura riconosciuto, il diritto di ammazzare. Qualche giorno prima del mio arrivo, sulla strada di Oboti, lungo il corso della Boiana, un albanese mussulmano, entrato nella casa di sua sorella ad un’ora inconsueta, la trovò in compagnia di un uomo che aveva veduto ronzare intorno alla casa, e sul quale aveva dei sospetti. Non poteva essere che un amante, ed egli non esitò ad ucciderlo insieme alla sorella. Quando il marito ritornò a casa, gli raccontò ciò che era accaduto, come ia cosa più naturale di questo mondo; ed il marito trovò difatti che aveva fatto benissimo. Non rimaneva altro che decidere come e quando si doveva trasportare i cadaveri, e fu stabilito di andare a seppellirli di notte in poche persone, l’uccisore, il marito e un altro fratello, non già, come potrebbe i