94 SCUTARI F, IL SUO LAGO tra Potenza, sopratutto se si pensa come, malgrado si sia tanto parlato di decreti o firmani del Sultano per permettere l’apertura di tali uffici, essi esistono, non già in virtù di un atto qualunque che li riconosca ufficialmente, ma solo perchè è stato tacitamente convenuto che la Turchia finga di ignorarne l’esistenza!... A Scutari, come ho detto, sono assai numerosi i cattolici. Ma anche nelle tribù cattoliche è sempre in uso la vendetta del sangue, causa di tante stragi in Albania, e che, del resto, pare fosse ancora in uso — e in epoca punto remota — presso altre popolazioni cristiane della costa Adriatica, e non albanesi, ma slave. Il giuramento del sangue, karva tajsvo, era la vendetta di un villaggio contro un altro villaggio, ma permessa, legalizzata, quasi santificata dalla devozione! Un funzionario del Governo austriaco, il signor Lago, il quale, dopo aver passato molti anni in Dalmazia, pubblicò nella seconda metà del secolo scorso un’opera voluminosa sulla Dalmazia, racconta parecchie di queste vendette, delle quali, quando l’autorità ha dovuto intervenire, egli ha potuto conoscere tutti i particolari seguendo l’istruzione dei processi. Il Dumont, nel suo libro Les Balkans e les slaves, riassume le vicende di una di queste vendette. Nel 1848, a Cattaro, una fanciulla era stata uccisa da un abitante di un villaggio vicino. I parenti della vittima, venuta la notte, si riunirono nella chiesa. Il prete disse la messa, ed alla Comunione, pronunciò il giuramento, che tutti i presenti dovettero ripetere: « Per que-