74 MONTENEGRO E ALBANIA Vir, fino a qualche anno fa era soltanto una pic-lora borgata, adesso va ogni giorno sviluppando. Il lago di Scutari, specie in questo punto, è assai pittoresco, e non vi è dubbio che, appena si conosceranno un po’ meglio, i mezzi e la mite spesa con la quale ci si può andare, anche gli italiani accorreranno numerosi a visitare regioni ove, ad ogni pie" sospinto, il leone di San Marco ricorda che un giorno riconoscevano la signoria della Serenissima. Molti di questi leoni di Venezia furono dai turchi mandati in frantumi. Hanno però rispettato quello collocato sull’ingresso del* castello di Rosafà, la fortezza veramente inespugnabile, intorno alla quale fu concentrata la difesa dei veneziani contro le orde mussulmane in due memorabili assedi. Dopo parecchi secoli, Italia e Montenegro, che allora combatterono assieme contro i turchi, sono oggi di nuovo uniti, ma per combattere le lotte incruente del commercio e dell’industria, e la bandiera del nuovo Regno sventola sui battelli della Compagnia che solcano giornalmente le acque del Lago, da Vir a Plavnitza e a Scutari, e da Vir a Rieka. Rieka, in serbo vuol dire fiume, ed è, del resto, il nome slavo anche della Fiume adriatica. La piccola città di Rieka è uno dei soggiorni preferiti del Principe Nicola. Nel bel parco di Rieka, quando.,il Re, all’epoca del fidanzamento, era al Montenegro, ebbe luogo una grande partita di caccia. È lo scalo dove si scende per andare a Cet-tigne, e fu quello scelto per la costruzione di un