La tradizione di Venezia 197 in quelle regioni riceverebbe subito un grande incremento, giacche in molti posti, indubbiamente, la preferenza verrebbe data ai vapori nostri. Non bisogna dimenticare che, quantunque il Lloyd serva ad interessi austriaci e germanici, ha dovuto il suo successo, specialmente in principio, al fatto che l’Austria, padrona di Venezia, si è presentata nell’Adriatico come la continuatrice delle tradizioni della Repubblica Veneta, e che a bordo dei vapori del Lloyd, la lingua usata dai marinai fra loro, come nei comandi e nei contatti col pubblico, è ancora adesso l’italiana. Anni sono, discorrendo col conte Foscari intorno alla possibilità di un servizio di navigazione sul lago di Scutari, il nostro Console in quella città, profondo conoscitore del paese, gli diceva : Ricordatevi però di mettere sulla prua il leone di San Marco, ed esso vi acquisterà più simpatia e più clientela del vessillo tricolore sventolante sul picco, non tanto per il fascino che desta ancora quel simbolo, dopo più di un secolo che è sparito dal mondo politico e commerciale, ma perchè Venezia in queste regioni rappresenta e rappresenterà sempre la loro Mecca civile ed economica. — Veda dunque — esclamava giustamente il conte Foscari, ripetendo quelle parole in una sua brillante conferenza su codeste questioni — qual tesoro l’Italia ha lasciato inoperoso non dotando Venezia di contatti regolari e continui con quei paesi, aggiungendovi il doppio danno di averlo lasciato sfruttare da chi, senza chiedere testamento o procura, si è fatto riconoscere come il nostro erede!