138 VATXONA E IL SUO GOLFO Alcuni sono addirittura nomi di paesi o città nostre. A sud di Vallona, poco prima di arrivare a Santi-quaranta, per esempio, vi è Porto Palermo, il cui nome deriva certamente dall’epoca normanna o degli Angioini, e un monte Ravenna sorge dove comincia la larga striscia di tèrra che va fino al capo Linguetta determinando la formazione della baia. Anche oggi, come all’epoca delle crociate, cercano rifugio nella Baia di Vallona le navi, quando soffia impetuoso il maestrale, e vanno ad ancorare laggiù, in fondo alla baia, di fronte a Passaliman o Pachaliman — chiamato anche Porto Reale e in altri tempi Porto Raguseo — dove l’acqua è profonda e dove sono assai bene al riparo. Vi ho veduto dar fondo l’arciduca Salvatore, uno studioso di storia e della scienza nautica, il quale fa frequenti apparizioni su quelle coste. È là che si ancorava una volta la flotta turca : ed il nome della località ricorda, salvo errore, per l’appunto un pascià che riportò una vittoria contro le navi della Repubblica. Dal 1902 in poi le acque della baia han visto una volta all’anno le corazzate italiane ed austriache, ma sotto l’antico regime non vedevano mai navi da guerra sulle quali sventolasse la Mezzaluna... Veramente sbaglio. Qualche volta vi appariva e vi passava qualche giorno un piccolo avviso, i cui cannoni — due in tutto — da anni inservibili, ma che non aveva missioni guerresche nè tanto meno la pretesa di controbilanciare, diremo così, l’effetto morale prodotto dalle squadre europee... Il piccolo avviso turco aveva allora un iti-