L’ITALIA E L’ALBANIA dreadgnougth e fa convergere ogni giorno più i suoi sforzi all’aumento della sua flotta. Nell’Adriatico, l’Albania è sempre stato un po’ il pomo della discordia tra le due nazioni alleate, Ano a che si è trovato una certa garanzia reciproca nell’accordo, secondo il quale, è rimasto stabilito, che, le due alleate si interdicono ogni azione tendente a mutarne lo stato quo. Per quanto si sia alluso a tale accordo in questi ultimi anni, tanto nei Corpi Politici della Monarchia Austro-Ungarica, come nei due Rami del nostro Parlamento, dagli stessi ministri responsabili, i termini precisi dell’accordo non sono stati resi di pubblica ragione. Si sa soltanto che entrambi i paesi hanno fatto esplicita rinunzia ad ogni idea di occupazione, e che, se gli avvenimenti assolutamente turbassero lo statu quo, dovrebbero agire d’accordo per dare a quel paese un assetto che rispetti l’autonomia e la nazionalità del popolo albanese. Le parole autonomia e nazionalità non sono state pronunciate nei discorsi ufficiali dal banco dei ministri ma il concetto dei loro discorsi e delle loro dichiarazioni è stato sempre questo. La prima volta che il Governo italiano accennò a tali accordi, fu nella tornata della Camera del 18 dicembre 1900. « Per quanto concerne l’Albania — disse il Marchese Visconti Venosta — posso assicurare che il Governo Austro-Ungarico ed il Governo Italiano hanno già avuto occasione di considerare i loro reciproci interessi sulle coste ottomane dell’Adriatico,