Maresciallo russo ! 237 Mi sono trovato a Cettigne, parecchi anni fa, proprio il giorno nel quale, per impedire che un Sindacato italiano avesse quella concessione sulla quale poi si formò l’attuale Compagnia di Antivari, il Ministro di Sua Maestà Austro-Ungarica, il barone de Kun andò in persona ad offrire al Governo del Principato di fare la ferrovia ed altri lavori a condizioni eccezionalmente generose... Malgrado le tergiversazioni, imposte alla politica del Montenegro, da una quantità di coefficenti, le relazioni del piccolo Regno Serbo col potente vicino non possono a meno di aver sempre un certo carattere di diffidenza. Per l’Austria, il Montenegro è stato sempre considerato come un grande intoppo alla sua politica balcanica. Era al Montenegro che guardavano con la speranza di potersi riunire un giorno al Principato i Serbi dell’Erzegovina, così, come guardavano dalla parte della Serbia, quelli della Bosnia. Di più il Montenegro rappresenta in quella parte della Penisola Balcanica la Russia, e il piccolo ma forte esercito montenegrino l’avanguardia dell’esercito russo. Quasi a rendere più chiara e più manifesta tale situazione, tre anni fa, quando il Sovrano del Montenegro veniva proclamato Re, lo Czar lo nominò maresciallo russo, e vestendo l’uniforme russo Re Nicola assistette e prese parte in quei giorni a parecchie cerimonie. L’Austria ha quindi un altra ragione per intensificare la sua azione, e cercare di affermare sempre più la sua influenza nell’Albania fra popolazioni per tradizione ostilissime all’elemento serbo in gene-