204 GLI AVVENIMENTI RECENTI come ne approfittassero coloro che gli stavano intorno, e specialmente gli albanesi i quali, a Costantinopoli e a Yldiz Kiosk coprivano allora le più alte cariche dello stato e, dei quali, parecchi avevano davvero incominciato la loro carriera facendo i briganti nel vero senso della parola. Abdul Hamid aveva formato, in gran parte di albanesi la sua guardia personale. Devoti e fedeli sudditi del Sultano che dava loro così generosamente titoli, onori, ricchezze e brillanti uniformi — l’albanese, a qualunque classe appartenga ha sempre avuto un debole per le belle uniformi ricamate d’oro e d’argento — si consideravano un po’ corno un paese indipendente posto sotto l’alto patronato del Sultano. Al quale si rivolgevano direttamente pel tramite dei loro compatriotti del suo entourage, anche per cose relativamente di lieve importanza, senza preoccuparsi delle autorità governative... Magari per chiedere — ed ottenere —- quello che le autorità governative avevano loro negato. Il conflitto non si potè con tutto ciò evitare. Anche allora dei battaglioni turchi furono mandati contro gli albanesi... per i quali le riforme rimasero lettera morta. Le Potenze rinunziarono alla loro applicazione in quella parte dell’impero. Ma non contenti di respingere per conto loro le riforme, cercarono in tutti i modi di ostacolarle... anche nelle zone vicine, pensando, che, presto o tardi, se riuscivano ad applicarle veramente nelle vicine pro-vincie, le Potenze sarebbero ritornate alla carica per farle accettare anche a loro.