he Joreste albanesi 113 pano un territorio di circa 5000 ettari, secondo una pregevole monografìa del Sangiaccato pubblicata nel Bollettino degli affari esteri dall’avv. Marchioro, che fu il primo titolare del nostro Consolato a Durazzo. Tali foreste — e ve ne sono molte in altri Sangiacati dell’Albania — potrebbero costituire una sorgente di ricchezza non indifferente. Ma lo sviluppo dell’industria forestale, per ora non è possibile. Essa è in tutti i modi ostacolata dal Governo Ottomano per i diritti fiscali troppo gravi e dalla assoluta mancanza di strade, per cui il legname è gravato di troppe spese prima di arrivare al punto di imbarco. Senza contare poi che concedendo il permesso per il taglio di alberi, l’autorità ottomana mette per condizione assoluta, tanto ai sudditi ottomani come agli stranieri, di servirsi unicamente di operai del paese... i"quali non sanno e non hanno voglia di lavorare. Una società tedesca era riuscita ad organizzarsi malgrado tali vessazioni e a fare anche una piccola ferrovia pel trasporto del legname. Ci vollero prima di tutto due anni per ottenere il permesso dell’esercizio, ma, anche dopo, le angherie furono tante che finì per sospendere ogni cosa, pensando essere migliore consiglio il lasciar invecchiare dell’altro le foreste e rimandare il taglio ad un’epoca indeterminata... Alessio, che giace in fondo al seno del mare chiamato Golfo del Drin e che ebbe la sua epoca di splendore, ora è ben poca cosa, quantunque abbia conservato il nome di città. Nota per l’antico convento di S. Francesco, fondato, secondo quanto assi- Mantebazza. 8