156 VALLONA E IL SUO GOLFO po quell’epoca fu consegnato all’Agenzia Consolare italiana, istituita alla Costituzione del Regno e affidata al nostro ufficiale telegrafico, manca la corrispondenza di due o tre anni. Dopo più di 30 anni, nel 1900, il Vice Consolato fu istituito per la seconda volta e ne fu nominato primo titolare il signor An-carano. Ma se il Console non è autorizzato — in lingua povera, se non gli danno i mezzi — per passare alcuni mesi d’estate a Berat, e per andarvi di quando in quando nel resto dell’anno, l’azione sua non può avere una grande efficacia. Che sia comodo il fare dodici o quattordici ore di carrozza per andarvi, e altrettante o forse più di cavallo o di mulo nell'inverno, quando le strade sulle condizioni di quel cavo. Con cortese premura l’egregio industriale mi rispose con la lettera seguente: Egregio signore ed amico, « Con Piacere soddisfo il desiderio che mi esprime circa il cavo Otranto-Vallona. « Il Governo Borbonico aveva infatti fatto posare un cavo fra Otranto e Vallona verso il 1859. Era un cavo molto leggero che funzionò bene per circa un anno: ma le linee turche non essendo ancora state costruite, esso servì solo ad esperimento e a comunicazioni d’ufficio. Nel dicembre 1860 si ruppe. Gli avvenimenti politici di quel tempo non lasciarono neanche pensare a tentarne la riparazione (che del resto sarebbe stata molto difficile) ed il cavo venne abbandonato. «Nel 1863 il Governo Italiano ordinò alla casa inglese Henley un nuovo cavo che fu posato nel 1864, destinato alla corrispondenza diretta tra l’Italia e Costantinopoli; passava