Lungo la Bojana 79 Console Generale a Scutari. Al principio però il servizio per Scutari era stato iniziato in altro modo. A San Giovanni di Medua, vicino alle foci del fiume Boiana, la posta veniva trasportata a bordo di un piccolo vaporino — prima il Poerio e poi la Jolanda — che risaliva il fiume fino ad Oboti; fino cioè dove il fiume è navigabile, e poi di là, a cavallo, con la scòrta dei cavas del Consolato, continuava fino a Scutari. Ma quella via presentava molti inconvenienti. Prima di tutto quello di essere in territorio turco, e quindi di una sicurezza relativa, e, in secondo luogo, di non essere sempre possibile, poiché, come ho detto, vi sono epoche nelle quali la Boiana non è navigabile nemmeno fino ad Oboti : ed allora era necessario fare tutta la strada a cavallo. Ho ancora vivo il ricordo di un viaggio fatto seguendo l’antica via, cioè da Antivari a Vir onde recarmi a Scutari e impiegando sei o sette ore — mi pare si sia anzi arrivati alle otto — da Antivari al Lago in quella diligenza di Stato nella quale non potrei davvero dire che si stesse molto comodamente in mezzo a tutti quei sacchi di lettere e quei pacchi postali che, a volte, contenevano le merci più strane e meno olezzanti — magari del gorgonzola! Valicato il Sutorman attraversato dal tunnel che ho descritto nel capitolo precedente, la strada carrozzabile scende, dall’altra parte, fino al Lago le cui rive nel suo bacino medio sono paludose, per cui anche il piccolo vaporino che con bandiera an-glo-montenegrina lo percorreva allora quasi ogni giorno in tutti i sensi, doveva fermarsi a parecchie