268 L’ITALIA E L’ALBANIA 10 ottobre ha fatto le seguenti dichiarazioni al corrispondente della Tribuna: « Come nel 1897, anche questa volta gli albanesi non dimenticheranno di essere mussulmani e difenderanno la minacciata integrità della Turchia contro il quadruplice assalto. « Le domande degli Stati balcanici non armonizzano con la difesa della autonomia albanese. Comunque, anche se non ferissero le conquiste albanesi fatte con l’ultima rivoluzione e non insidiassero la nazionalità albanese egualmente contro i quattro Stati balcanici che muovono guerra nel nome di una vera e propria crociata religiosa, alzando la croce contro la mezzaluna. « L’Albania non domanderà l’indipendenza ma resterà fedele all’impero ottomano, decisa a difenderlo dall’assalto nemico. « Voi italiani avete il torto di giudicare l’Albania più dalle manifestazioni sporadiche che dall’intima natura del paese e trascurate di valutare l’intera popolazione mussulmana. Non si può giudicare l’Albania alla stregua dei due o tremila malissori misti ai montenegrini e sostenuti dal Montenegro che combattono sulle montagne settentrionali dell’Albania una lotta che fa rumore senza avere importanza. Se la guerra scoppierà, come tutto lo fa ritenere — ha concluso l’intervistato — gli albanesi lotteranno a fianco degli altri mussulmani dell’Im-pero e metteranno in campo oltre 60 mila uomini ». La cifra data dal capo albanese è certamente esa-