Il monumento di Vallona 169 su una delle solite lapidi funerarie, nella quale sono incisi alcuni versetti del Corano. Ma il grande monumento di Vallona — anche monumento di cattivo gusto — è il sepolcreto che Ferid pascià l’ultimo Gran Visir di Abdul Hamid, sovrano dispotico, e che adesso è diventato anche lui un giovane turco, ha fatto costruire in onore di un suo nipote. Ferid pascià è ora il capo di quella famiglia dei Vlora (in lingua albanese vuol dire per l’appunto Vallona) che si può considerare come quella dei grandi feudatari di Vallona. Per varie ragioni, di questa famiglia ora non v’è più nessuno che risieda in questa città, alla quale prima contribuivano a dare un certo movimento. Nei giorni che vi ho passato io, la prima volta che visitai il paese, delle sette od otto signore che di inverno si riuniscono e costituiscono la società di Vallona, non ve n’era più nemmeno una. Se ne erano andate tutte quante coi primi caldi. E i'1 caldo su quelle coste anticipa di parecchie settimane. In fin di maggio si era già in piena estate e col sole cocente come da noi, nell’Alta Italia, in pieno luglio. Pur troppo la parte maschile che rimane, con tanto mare dinnanzi, non ha nemmeno la comodità di fare il bagno. Quando si devono fare sotto quel sole, nelle carrozze che ho già descritte, cinque chilometri per andare e cinque per tornare, il bagno diventa una fatica improba, e non è più refrigerio. A Vallona non v’è però quella sospettosa diffidenza verso l’europeo, della quale ci si accorge su-buto di essere oggetto in molti paesi del vilayet di