L’azione delle nostre torpediniere a Prevesa 233 e di riconoscere che tali interessi hanno la loro tutela nel rispetto e nella conservazione dello stalu quo territoriale ». Nel 1905, e poscia nella tornata 23 maggio dell’anno successivo l’on. Prinetti confermava le dichiarazioni del suo predecessore dicendo che « entrambi i governi assistono ed assisteranno concordi con a-nimo lieto e col più completo disinteresse al progressivo naturale sviluppo del popolo albanese ». Il completo disinteresse era la traduzione in lingua povera dell’impegno preso dai due governi di interdirsi qualunque aspirazione a possessi territoriali in Albania; e, conseguentemente, a qualunque atto che possa suscitare interpretazioni o timori in tal senso. Per questo sono state certamente un errore, al principio della guerra le operazioni sulle coste dell’Albania, a Prevesa, per quanto giustificate dalle minaccie delle torpediniere ottomane. Errore in questo senso, che se vi era un caso nel quale, da parte nostra, vi era il dovere di prevenire l’alleata, di dare delle assicurazioni formali, prima di agire, era proprio questo. Malgrado l’accordo stipulato, era troppo evidente il diritto da parte nostra di inseguire e liberarci da quelle torpediniere dalle quali vi era da temere l’insidia che poteva avere tragiche conseguenze, mentre, giornalmente, partivano dalle nostre per la costa libica vapori carichi di truppe. Ma vi era certamente, come dicevamo, il dovere di prevenire il Governo austriaco. Il che non si è fatto, e, naturalmente, il Governo Austro-Ungarico ha ere-