— 115 — giàcchè essa potrà esercitare un’influenza grandissima non solo nei rivolgimenti che vanno preparandosi nella penisola balcanica, ma ancora nella questione dell’Adriatico, di cui non pare che in Italia sia per ora grande la preoccupazione. Gli Albanesi non appartengono alla razza slava (1) e perciò essi difficilmente interverranno nei tentativi che fanno gli Slavi della penisola balcanica per raggrupparsi in un sol fascio sotto l’influenza della Russia e l’egemonia forse del Montenegro (2): un movimento in tal senso è incominciato coll’alleanza fra il Montenegro e la Bulgaria, ma pare che siano falliti i tentativi (1) Opinione confermata da molti autori, fra cui M. De Hahn e Joh. Thunmann nelle sue ricerche sopra i popoli dell’Europa orientale. (2) La popolazione del Montenegro è slava e trae origine dai Serbi: vinto e distrutto l'impero Serbo alla battaglia di Kossovo (15 giugno 1389 e non 1356 come qualche scrittore afferma) una parte di quella popolazione slava abbandonò le proprie terre per sottrarsi al giogo turco e fuggendo verso 1’ Adriatico sostò nella Tchernagora o Montagna nera, regione aspra e sterile, fa-ciente allora parte del territorio albanese, e vi fissò stabile dimora in considerazione del luogo forte atto a difendere la propria indipendenza. E questa popolazione slava fu considerata come uua delle tribù della Albania fino al 1516, anno in cui il Capo militare di essa rinunciò alla sua autorità in favore del Capo della Chiesa locale, il quale riunendo i due poteri prese il nome di Vìadika (Vescovo). I Vladikas governarono fino al 1851, anno in cui Danilo I rinunciò alla dignità ecclesiastica, assunse il titolo di Kniaz (Principe), proclamò indipendente il Montenegro e trasmise, morendo, il potere secolare al proprio nipote Nicola I, attuale Sovrano del libero paese.