— 114 — allora insorta; ma se in sul principio trovò aderenti pronti ad assecondarlo nel pericoloso tentativo, egli non fu in seguito coadiuvato, perchè la smodata ambizione sua ed il suo governo personale, sospettoso e crudele, gli alienarono l’animo di tutti i Capi, che Io abbandonarono alla vendetta del Sultano; Aly di Tephelen, assediato in Ianina da Kurscid-Pascià, fu da questi tratto in un’imboscata, fatto prigione e decapitato nel giorno 5 febbraio 1821 (1). Nei successivi rivolgimenti e nella lenta e progressiva decadenza dell’impero turco, l’Albania vide ristretti i propri confini, dapprima colla separazione del Montenegro, proclamatosi Principato indipendente, e poscia con successive riduzioni di territorio a beneficio di questo e della Grecia; invano contro tali riduzioni protestarono gli Albanesi e tentarono opporsi anche colle armi; dovettero cedere e subirle perchè la Turchia stessa fu obbligata a reprimere quei moti e facilitare al Montenegro ed alla Grecia la presa di possesso di quelle parti di territorio che, in base ai trattati, dovevano essere loro regolarmente ceduti. Quantunque alquanto ridotta di territorio l’Albania non cessa di avere una notevole importanza, (1) Uno dei migliori lavori pubblicati sulla vita e gesta di Aly di Tephelen, Pascià di Ianina, è quello di Ibrahim-Hanzour Effendi, il quale fu per lungo tempo addetto, quale ufficiale del Genio, presso lo stesso Pascià. Tale lavoro fu già antecedente-mente citato.