— 34 — lidi alle armi volevano far parte dell’esercito, sia per ardente desiderio di combattere sotto la bandiera di Scanderbeg, sia per odio intenso contro i turchi. Provveduto in tal modo alla tranquillità interna ed assicurato e predisposto quanto era necessario per far fronte ad un esercito turco, che senza dubbio alcuno avrebbe tentato nella prossima primavera d’invadere l’Albania, Scanderbeg non tralasciava occasione per incoraggiare le popolazioni ed esortarle ad avere fiducia in lui : e con messi e con lettere non cessava d’insistere presso gli altri Principi e Capi tribù affinchè riunissero le loro forze contro il comune nemico. Mentre a tutto ciò attendeva con straordinaria attività e costanza, riunì un piccolo corpo di sei mila armati e con essi andò céleremente ad investire la città di Sfetigrad (1), unica piazza forte ancor occupata dai turchi ; fallitogli il tentativo d’impadronirsene per sorpresa, lasciò al suo luogotenente una parte delle truppe per bloccare la piazza ed egli colle restanti fece scorrerie sui territori turchi finitimi. Tutti i sopraccennati avvenimenti si svolsero nell’anno 1443. (1) Questa fortezza è posta sul versante destro del Drin Nero, ad est di Dibra Alta, alquanto distante dal fiume, di cui però domina il corso nel tratto fra le due Dibre.