— 19 — vito delle memorie di un Albanese nativo di Antivari e contemporaneo di Scanderbeg, al cui seguito tro-vavasi un di lui fratello. Queste memorie dell’incognito antivarino furono pubblicate, dice il Biemini, a Venezia nel 1480, cioè solo 13 anni dopo la morte di Scanderbeg, e per questo motivo devonsi ritenere come più esatte e veritiere. Di tali memorie io non ho potuto trovare traccia per quante ricerche abbia fatto, nè di esse è cenno negli altri autori da me consultati ; non credo tuttavia che si debbano mettere in dubbio le asserzioni del Biemmi, ma neanche accettare ad occhi chiusi quanto egli asserisce su alcuni fatti della vita di Scanderbeg, contrariamente a quanto dice di essi il Barlet, tanto più che il loro dissenso è limitato solo a qualche punto e non dei più importanti. Il Duponcet dice che egli volle solo fare un riassunto fedele della storia del Barlet togliendo da questa i discorsi inutili e noiosi, le descrizioni del paese troppo lunghe e minute, le digressioni fuori proposito in fatto di morale, le declamazioni patetiche non bene addi-centisi ad uno storico; ha però cura di assicurare che per l’esposizione e la cronologia dei fatti egli si attenne al Barlet, perchè, a suo giudizio, quest’autore merita fede, essendo stato contemporaneo e compagno d’armi di Scanderbeg, col quale combattè nelle guerre contro i Turchi prima di abbracciare lo stato ecclesiastico. Di tutte queste divergenze e delle diversità d’opinioni degli autori sopracitati ho tenuto stretto conto