— 15 — egli è soldato sopratutto e poi pastore, e lascia alla donna le maggiori fatiche dei campi; serve con fedeltà ogni padrone; franco e leale, osserva scrupolosamente la parola data; ama, al pari degli isolani in generale, la vendetta e di propria mano punisce gli insulti e gli oltraggi; prima di piangere un uomo ucciso, egli dice, bisogna vendicarlo, ed alla vendetta concorre tutta la famiglia; è parco e frugale, ed il suo pasto abituale è costituito da pane (in generale di gran turco), da formaggio, olive, frutta, ortaglie, raramente carne; se invitato a banchetto fa scorpacciate tali da cadere alle volte ammalato; non amagli agi della vita e la casa da lui abitata ha quasi ovunque un aspetto povero e meschino. Nel tratteggiare così brevemente e per sommi capi l’Albania ho tenuto conto non solo delle mie proprie impressioni, ma ancora delle opinioni espresse da diversi scrittori che in epoche diverse trattarono di essa; ma non ho ritenuto opportuno diffondermi maggiormente, perchè ciò mi avrebbe allontanato dal principale scopo che mi sono proposto. Citerò tuttavia gli scrittori da me consultati, pel caso che qualche lettore desiderasse ricorrere ad essi per avere sull’Albania notizie più dettagliate. 1° Enciclopedia. 2° Balbi Adriano, Compendio di Geografia. 3° Carta G. B., Dizionario geografico universale. 4° Vivien, Dizionario geografico universale.