— 33 - il genio per la guerra, il valore di capitano e di soldato di Scanderbeg e temeva che un soverchio indugio nel reprimere l’insurrezione, da questi provocata e guidata, non lo mettesse poi nell’assoluta impotenza di domarla in avvenire. L’animo suo combattuto da queste opposte tendenze inclinava ora a concludere la pace coll’Unniade per essere libero di volgere le sue forze suU’Albania, ora a spingere la guerra a fondo contro l’Ungheria, ritenendo per lui umiliante che poche provincie insorte gli impedissero di proseguire nell’esecuzione di un disegno di conquista da tanto tempo meditato. Dopo essere stato alquanto tempo perplesso, si risolse a concludere la pace coll’Ungheria ed all’uopo inviò messi ad Unniade e Ladislao per domandare una tregua di dieci anni; le condizioni da lui proposte erano favorevoli, furono accettate e la tregua fu conclusa. Ma le irresoluzioni di Amurad II e le trattative per la tregua consumarono un tempo prezioso si che trascorse la stagione propizia per le operazioni di guerra in Albania; sopraggiunse l’inverno e ciò diede agio a Scanderbeg di riordinare il paese insorto e prepararsi alla guerra. Ristabilì negli antichi dominii suoi gli ordinamenti civili che erano in vigore durante il governo del padre suo Giovanni e ne assicurò l’osservanza; ma sopratutto dedicò assidue cure a ben munire i luoghi forti del piccolo suo Stato ed a riordinare la forza armata che lo doveva difendere; nè a ciò gli facevano difetto gli uomini, perchè tutti i va- 3 — Comeketi. L'Albania.