— 81 — vrano del paese che occupava. Scanderbeg, prima di accettare la tregua offertagli, voleva essere messo in possesso delle due fortezze di Sfetigrad e Beligrad; di tale pretesa Maometto II non si dette per inteso e, pur continuando a ritenere per sé le due suddette piazze forti, sospese ogni operazione di guerra contro Scanderbeg, il quale per parte sua si astenne dal provocare conflitti; cosi la tregua proposta e non conclusa fu di fatto osservata finché una delle due parti non ebbe di nuovo convenienza di riprendere le operazioni di guerra. E non si può dire che in tal occasione Scanderbeg abbia dimostrato qualità di uomo di Stato; a lui ed all’Albania tutta sarebbe tornato di sommo vantaggio un lungo periodo di pace, che avrebbe permesso d’assodare i vantaggi fin allora ottenuti, e che senza dubbio ne avrebbe apportati dei maggiori; inoltre egli avrebbe potuto tentare la formazione di una vera, propria e durevole confederazione fra le diverse tribù albanesi ed avviarle in tal modo a poco a poco alla costituzione d’uno Stato libero ed indipendente. Non è a credersi che alla mente di Scanderbeg tutto ciò sia sfuggito, ma forse si astenne dal tentarne l’esecuzione in considerazione dello spirito irrequieto delle popolazioni tutte, più in clinate alla guerra che alla pace, e dall’intimo convincimento che l’autorità e la influenza sua sarebbero diminuite in un lungo periodo di pace, durante il quale egli avrebbe invano tentato di avocare a sè quella autorità che gli altri Principi albanesi esercitavano 6 — CtnciBBRTt. L'Albania.