— 207 — per valutare la forza delle singole testimonianze, non può aver luogo in un libro che può esser letto anche dalle persone che ebbero parte in quei fatti o furon oggetto di quelle decisioni. A ogni modo cercherò di dare un quadro approssimativo, seni pre fondato sulla massima lealtà e imparzialità, che riguarda questo periodo finale e più alto di direzione, precedente il periodo di raccoglimento e l’estremo sacrificio dell’uomo che rende a Dio la sua vita, e con la vita, tutto. Bisogna osservare prima di tutto che l’ambiente in cui era improvvisamente balzato il P. Pasi senza nessuna preparazione, senza nessun passaggio graduale, a parte le condizioni generali e comuni a tutte le comunità religiose, ciò che appartiene alla disciplina, era sostanzialmente diverso da quello che era stato per circa trent’anni il campo del suo lavoro. Ambiente quindi psicologicamente e moralmente diverso, com’è diverso, per es., un ambiente inglese da un ambiente italiano. È vero che il religioso dovunque sia, e a qualunque comunità appartenga, sia italiana, francese, tedesca o altro è sempre soggetto a certe norme o regole fondamentali di disciplina, in coordinazione al fine comune e alla natura delle circostanze, ma è vero altresì che un savio superiore per riuscire nel governo, deve necessariamente conoscere persone e circostanze, per non dover lottare continuamente con un cumulo di forze contrarie a scapito di codesta coordinazione e armonia. Inoltre anche socialmente e politicamente l’Italia era toto coelo diversa dalla Turchia, e, in particolare, da quella parte della Turchia che si chiamava Albania. Era quindi necessario che il Provinciale avesse cognizione esatta di tali novissime circostanze, per sapere contemperare il governo dei suoi religiosi in armonia alle esigenze sociali e politiche del luogo. Certamente i metodi e i programmi che valevano in Albania, non bastavano in Italia, anche nel ministero apostolico, e altro doveva essere il modo di trattare con un italiano o cogl’italiani che con un albanese sia dei monti sia del piano o delle città. Bisogna necessarimene tener presente tutto questo per non andar errati nel giudicar l’opera del P. Pasi come Provinciale, anche prescindendo dal fatto che il Governo liberale-massonico