— 238 — continuerebbe ad essere l’Apostolo dell’Albania, non ci rimane altro, che benedire e ringraziare il Signore, che avendoci privati dell’Apostolo in vita, ci abbia fatto guadagnare in lui un nuovo Protettore in cielo. Desiderando ecc. Gjàni, 3 Febbraio 1914. Di Vostra Riverenza Dev.mo servo f. Bernardino Shllaku V.vo di Pulati ». Questo degno figlio di S. Francesco non poteva trovare espressioni più vive e più schiette per manifestare il suo cordoglio e la sua venerazione pel defunto apostolo dell’Albania. Abbiamo già riferito sopra il desiderio espresso da S. Ec-ellenza Mons. Giacomo Sereggi di celebrare una Messa Pontificale pel defunto come fece. In quella stessa lettera egli così esprimeva il suo dolore: « Scutari, 25 Genn. 1914. M. R. P. Rettore, Quantunque preveduta, pure di sommo dispiacere mi riuscì questa mattina la nuova di P. Pasi. Dio certamente gli avrà dato il guiderdone dei molti e grandi meriti da lui guadagnati e come religioso e come Apostolo dell’Albania, che in lui ha perduto un insigne benefattore ». E S. E. Mons. Primo Docili Abate dei Mirditi quello stesso giorno scriveva: « Scutari, 25 Genn. 1914. M. Rev. P. Rettore, In questo momento (2-25-P. M.) mi giunge improvvisa la dolorosa notizia della morte del nostro venerato e benamato P. Domenico Pasi!... Ed io non sapeva nemmeno della sua malattia! Quindi l’espressione delle mie condoglianze non arriva ad esternare quanto mi senta commosso e rammaricato per la perdita d’un tanto Religioso e Missionario che fa la Compagnia di Gesù e la mia povera patria. Egli amò sempre l’Albania col cuore di Apostolo ! — Iddio lo abbia in gloria ! Coi sensi del più profondo dolore mi rassegno Della P. V. M.to Rev.da V.mo Dev.mo servo Abb. Primo Dochi ».