— 293 — Ed invero credo che se anche venissero, non si potrebbero assolvere a motivo specialmente dei Sangui (cioè delle vendette così dette di sangue che si tramano e si fanno tra loro a vicenda). Si può dire con verità che non v’è casa che non sia tocca da questa piaga terribile. A questo s’aggiunge il concubinato, il pigliar che fanno la propria cognata quando questa rimane vedova, ed il promettere ossia fidanzare le ragazze ancora in culla con contratto di vendita ecc. ecc. Nella sola parrocchia di Fandi esistono attualmente ventisette concubinati. Mons. Visitatore, quando ultimamente vi fu, ne chiamò ad pedes alcuni, li pregò, li esortò, li minacciò e tutto fu indarno. Diede poi a me la nota di questi miserabili. Ne chiamai qualcheduno che stava più vicino alla cella, ma non si fece vedere; e però in questa parte tanto a Fandi quanto ad Orosci non potei conchiudere nulla. Oh che spavento fa lo stato infelice di questi Cristiani! I piccoli crescono senza istruzione. Molti cominciano a confessarsi solo all’età di venti anni. Si trovano uomini ammogliati e con figliuoli, eppure non mai confessati nè mài comunicati. Parecchi s’incontrano che all’età di venti a trenta anni non sanno il Pater, Ave e Credo. Tutta la loro devozione la fanno consistere in mantenere scrupolosamente la quaresima e le vigilie, non già quanto al digiuno ma quanto all’astinenza. Culto esterno non c’è affatto e, quel che è più, quinto, sesto e settimo comandamento quasi non vi fossero. Stando però le cose come sono al presente io non veggo che àltro bene possa fare il Prete in questi luoghi se non che battezzare ed assistere i moribondi, specialmente i feriti, se pur si giunga in tempo, giacché questi coll’aiuto del Sacerdote si dispongono a perdonare ed a pentirsi. Qui a Fandi battezzai quattro bambini, e due altri ne seppellii. Or vengo ad Orosci che è la seconda parrocchia assegnatami, ove mi recai a piedi dopo un viaggio di cinque ore, mia scabroso assai. Orosci è la gran capitale dei Miriditi, antica sede dei Principi, che sotto il nome di Capitani governavano la Mirdizia. Prenka, il quale attualmente ha il titolo di Pascià, si trova a Tusi sul campo di guerra, ed il suo palazzo è stato quasi del tutto diroccato dai turchi nelle ultime vicende politi-