— 87 — circondarsi di complici, poiché osserva che negli Atti di quel Si-nodo s’incontrano delle Sedi che non ricompaiono più mai. Nel sec. XIV, però, questa diocesi riemerge quando la religione cattolica e la curia di Roma cominciavano a riprendere autorità in Albania, e fu risuscitata, sembra, col titolo di Bendensis (Benda regione fra i monti di Tirana, sopra la Slikalla e Tunjanit). Nel 1549 Paolo III provvede di vescovo la chiesa ’ Stefanense ’ in partibus infidelium. Nel 1582 le chiese Stephanensis e Bendensis sono unite insieme nella provincia dell’Albania. Anche oggidì c’è nella regione del Matja settentrionale un villaggio che si chiama Shtjefen, che può essere una reminiscenza della chiesa, e secondo una tradizione ricordata pure da Ahmèt Zogu, il re dell’Albania oriundo dal Matja (1), verso Macùktdli ci sarebbe stata una sede vescovile. Un’altra diocesi abbastanza misteriosa, è quella di Chunavia. Abbiamo accennato sopra al passo dei monti Candavi per cui passava la Via Egnatia; invece secondo Giorgio Acropolita la Chunavia, sarebbe la valle di Tirana. Fra il passo e la valle c’è una bella distanza, non c’è che dire. A ogni modo si ricorda un vescovo della Chunavia nelle solite notizie greche messe insieme prima del sec. XI. Gli Acta danno una serie di 8 vescovi dal 1250 a 1406, mentre l’Eti-bel dal 1301 al 1540 ne cita 17. Una delle diocesi più importanti della Media Albania e a cui rivolse in modo speciale la sua attenzione Roma, è la diocesi di Arbanum, o, come fu sempre chiamata dai Greci, di Kroja. Fu fondata al principio del sec. VII. Nelle notizie di fonte bizantina apparisce sempre come suffraganea di Durazzo. Anche il suo vescovo fu presente al Conciliabolo di Fozio. Fin dal sec. XIII compaiono i due vescovi distinti di Arbanum (2) e di Kroja. Nel secolo seguente, come si rileva da un documento di papa Giovanni XXIII (6 giugno 1318), sono certo distinte le due diocesi. Nei documenti di Antivari e di Ragusa non se ne parla mai. Certamente da principio comprendeva quella regione che formò il nucleo dell’Al- (1) Lo ebbe a dire, quando era semplice Signore del Matja, al R. P. Bernardino Pàlaj O. F. M.; cfr. sotto n. 1, pag. 90. (2) Arben è detta nella toponomastica d’oggi, la pianura bagnata dal-l’Ishmi : Fusha e Arbnit.