— 334 — chiara. Primo a parlarne è il cronista di cui ho fatto ora il nome. Egli ci narra che nel 677 i Mardaiti invasero il Libano e occuparono la Siria e la Palestina dal monte Tauro a Gerusalemme. A loro si sarebbero poi aggiunti e confusi molti autoctoni, come pure un gran numero di schiavi e di prigionieri, di modo che crebbero subito a parecchie migliaia. Perciò alcuni li fanno di origine iranica, con elementi siri e armeni. Altri li vollero identificare coi Maroniti, e sembra che il Vasiliev, per un simile supposto nella sua « Histoire de l’empire byzantin » (I, p. 285) affermi che essi abitavano da molto tempo (depuis très long-temps) le montagne sire del Libano. Ma allora le affermazioni di Teofane, ripetute poi dagli storici di Bisanzio (Giorgio Ce-dreno, Joan. Zonara) che i Mardaiti fossero comparsi nel Libano l’a. 8-9 di Costantino Pogonato, non avrebbero valore. Vasiliev non cita allre fonti e non è d’accordo in questo cogli altri storici moderni. Si ammette comunemente che essi sieno stati sollevati dagli imperatori di Bisanzio contro la potenza crescente degli Arabi i quali con Marwan avevano conquistato l’Egitto. Suo figlio 'Abd-al-Malik (685-705) si trovò subito di fronte a questa formidabile muraglia di bronzo, l’indomita tribù montanara del-VAmanus, per cui non potè fare un’energica spinta in avanti nellTrak. Essi avevano costretto Mua’wiya, in seguito pure a mi disastro navale, a comprar la pace dagl’imperatori, pagando tributo. Costantino IV ebbe certo nei Mardaiti' del Libano un’avanguardia che non si era potuto infrangere. Quando però gli Arabi conquistarono la Siria, i Mardaiti si ritirarono verso il Nord sulla frontiera arabo-bizantina, continuando sempre a molestare i nemici con le loro scorrerie, e proteggendo l’Asia Minore. Poiché ebbe occupato il trono Giustiniano II, ripresa, per un primo tempo, con l’aivito dei Mardaiti, Antiochia, e costretto il Califfo della Siria, 'Abd-al-Malik, alla pace e al tributo, questo imperatore, biasimato dagli storici bizantini, accettò la condizione di allontanare i Mardaiti, infedeli, come si diceva, ai patti per le loro continue scorrerie, trasferendoli di nuovo nei loro primitivi domini dell’Asia Minore. Essi erano allora in