— 333 — Prima di tutto non vi si cita nessuna fonte storica per quel che egli afferma, e in secondo luogo anche le vicende del popolo dei Mardaiti sono interamente svisate. Lasciamo stare che generalmente gli storici non ammettono l’identità dei Mardaiti coi Maroniti, ciò che direttamente non ci riguarda, ma non trovo in nessuno dei grandi scrittori moderni di storia bizantina che i Mardaiti abbiano acquistato la loro indipendenza combattendo contro gli Imperatori poiché li volevano sloggiare dal Libano, e che 12.000 soltanto di essi abbiano potuto essere spostati fino a esser costretti a fissare la loro sede in Albania. Ciò non solo è inverosimile, ma è in contraddizione cogli storici i quali tutti son d’accordo nell’affermare che fossero veramente allontanati in massa dal Libano, almeno certo tutti quelli che si erano organizzati militarmente. Il P. Vannutelli a conferma della sua tesi cita il fatto che i Mirditi d’Albania, « come i Mardaiti del monte Libano », fossero sempre retti e governati da monaci. Pei Mardaiti non lo so, quantunque non trovi confermata la sua opinione, e si dica anzi al contrario che essi non si presentano come una tribù di carattere prevalentemente religioso, ma pei Mirditi questo è certamente falso. Essi ebbero sempre un capo loro civile, e da quando son noti alla tradizione, compaiono sotto il governo della famiglia Gjoinàrkaj. Però ritornando io qui a Roma con materiali più copiosi sui dati veri della storia, devo, in parte, modificare l’affermazione un po’ troppo categorica che faccio nel testo, relegando tra le fiabe la derivazione dei Mirditi dai Mardaiti, e accogliere questa opinione almeno come una congettura non inverosimile. Per comprenderlo, bisogna dare una rapida scorsa alla storia della famosa tribù guerriera dei Mardaiti. Notiamo che la parola si fa derivare dal siro meràd, che significa ribellarsi, resistere; la stessa radicale nel persiano merdane vuol dire bravo, coraggioso; merdi, virilità, coraggio, bravura; mirday: eroe, guerriero. E infatti i Mardaiti — i ribelli, gli apostati, i banditi —, si presentano come una popolazione di indomabili guerrieri; ima soldatesca fortissima, di cattolici, al soldo degli Imperatori di Bisanzio, un vero « muro di bronzo », come li chiama Teofane. Bisogna dire, però, che la loro storia non è molto